La risorsa acqua è al centro della strategia della Regione Basilicata, così come prevede il piano strategico regionale. E così dopo l’annuncio delle scorse settimane, relativo ai rapporti da rideterminare tra Puglia e Basilicata, ieri è stato firmato il verbale di riunione dell’accordo di “Programma Governo Risorse Idriche” tra il presidente pugliese, Michele Emiliano, il presidente lucano, Vito Bardi e il Governo nazionale.
Nei giorni scorsi il massimo esponente della Giunta lucana aveva rimarcato come, negli ultimi due decenni, i rapporti tra le due Regioni fossero stati particolarmente svantaggiosi per la Basilicata: circa 80 i milioni di euro di massa creditizia (maturati dal lontano 2022) che Acquedotto Lucano e Regione Basilicata vantano dalla Regione Puglia. Una cifra certificata dai vari consorzi pugliesi ma non ancora riconosciuta dal governatore Emiliano e che, quindi, non era mai stata recuperata nei decenni precedenti. I tre grandi schemi idrici lucani (lo Jonico-Sinni, l’Ofanto ed il Basento-Bradano) sono a carattere interregionale e tra i più importanti del Mezzogiorno: sono destinati infatti a soddisfare le esigenze potabili, irrigue e industriali della stessa Basilicata e anche della Puglia. Il dato sarebbe emerso da un controllo con l’Autorità di Bacino, nell’ambito dell’attività che via Verrastro sta portando avanti per il risanamento di Acquedotto Lucano.
La recente riunione telematica tra Bardi, Emiliano e il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffale Fitto ha portato gli esiti sperati. Dunque, oggi Bardi parla di «una firma storica che avvia un percorso verso la definitiva risoluzione di una partita aperta da troppo tempo».
Il presidente lucano ha evidenziato il lavoro svolto: «Abbiamo approvato gli aggiornamenti della componente ambientale della tariffa acqua e certificato i volumi – ha terminato Bardi – che dalla Basilicata sono stati ad oggi erogati in favore della Puglia, sui quali sarà applicata la tariffa dovuta, cosi da determinare con certezza il credito maturato dalla Regione Basilicata, a dimostrazione di un accordo storico e senza precedenti che rende finalmente giustizia alla Basilicata e tutela i diritti dei lucani».
Nemmeno il tempo di festeggiare per il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi che subito si mostra pronto ad una nuova sfida per rilanciare lo sviluppo locale del territorio e, al tempo stesso, offrire misure di sostegno alle famiglie lucane. Dopo aver centrato il traguardo con la firma del verbale di riunione dell’accordo di Programma Governo Risorse Idriche con la Regione Puglia e il Governo (finalizzato a determinare con precisione il credito maturato dalla Basilicata nei confronti della Puglia), l’amministrazione di centrodestra è al lavoro per replicare la formula del “bonus gas”: «Grazie a queste risorse che andiamo a recuperare, che costituiscono solo l’inizio di un nuovo corso, potremo applicare in prospettiva anche alla risorsa idrica quanto abbiamo già fatto per il “gas gratis a tutti i lucani” con benefici tangibili a vantaggio di tutti i lucani, esattamente come abbiamo fatto con il gas, anche in quel caso per la prima volta nella storia e con una netta discontinuità rispetto a quanto fatto in passato». Dopo il gas, ora l’acqua, ma per Bardi non finisce qui: «E in prospettiva l’energia elettrica, con la nostra proposta sulle rinnovabili all’attenzione del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin». Il massimo esponente della Giunta lucana sembra avere le idee molto chiare: «Vogliamo che le risorse naturali, di cui è ricca la Basilicata, costituiscano un vantaggio concreto per tutti coloro che vivono e lavorano in Basilicata. L’acqua della Basilicata è dei lucani. E i lucani devono trarne beneficio», ha specificato ancora il presidente.
Dello stesso avviso anche il consigliere regionale, Pasquale Cariello: «L’accordo siglato significa un traguardo storico ottenuto da questa amministrazione di centrodestra che è riuscita a vedersi riconoscere, grazie ad un sapiente e rigoroso lavoro di diplomazia e attenzione ai conti, il credito che aveva nei confronti della comunità pugliese riguardo le forniture dell’acqua». Il capogruppo della Lega in Consiglio Regionale ha confermato come «i circa 80 milioni di euro stimati, che dal 2002 nessuna amministrazione in Basilicata aveva mai voluto recuperare, finalmente saranno al centro di una nuova politica di compensazioni che darà un beneficio diretto alle tasche dei cittadini lucani». L’esponente della coalizione di maggioranza ha colto l’occasione per ribadire come, da tempo, l’amministrazione Bardi avesse chiesto un nuovo management e una nuova strategia per il bene acqua della Basilicata. «Questi crediti riscossi dalla Puglia sicuramente serviranno per migliorare le nostre strutture idriche presenti sul territorio, permettendo anche una riduzione importante delle dispersioni. Fondamentale, però, sarà il dare un conforto tangibile alle famiglie che, come avvenuto col bonus gas, potranno vedere riconoscersi un contributo sulla propria bolletta: si tratta di un nuovo futuro per i lucani».
Anche Forza Italia, con il suo consigliere regionale, Francesco Piro, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto: «La Basilicata è creditrice di decine e decine di milioni di euro dalla Regione Puglia. Un incredibile credito accumulato negli anni e che nessuno dei Governi precedenti aveva mai pensato di riscuotere… non hanno mai mosso un dito, perché?», si chiede il lagonegrese. Anche il consigliere lucano del partito guidato dal leader Silvio Berlusconi, ha promesso azioni concrete nell’interesse esclusivo della comunità: «Con queste importanti risorse, recuperate da chi pensa solo agli interessi dei cittadini lucani, cosi come fatto per il gas, siamo a lavoro per il “bonus Acqua”». Quindi cosa c’è da aspettarsi? «La bolletta dell’acqua di tutti i lucani dovrà essere radicalmente ridotta e chi ha un reddito basso non dovrà pagare nulla. Non sono spot elettorali, ma semplice realtà», ha poi concluso il consigliere Francesco Piro.