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Volo Santorini-Bari, condannato Ryanair per le 4 ore di ritardo: risarcimento di 250 euro a passeggero

Vittoria piena per i passeggeri del volo Ryanair FR8919, partito da Santorini e diretto a Bari lo scorso 29 agosto 2023, che subì un ritardo di oltre tre ore. Il Giudice di Pace di Bari ha emesso due sentenze che accolgono integralmente le richieste risarcitorie avanzate da Italia Rimborso per conto dei viaggiatori. Il volo,…
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Vittoria piena per i passeggeri del volo Ryanair FR8919, partito da Santorini e diretto a Bari lo scorso 29 agosto 2023, che subì un ritardo di oltre tre ore. Il Giudice di Pace di Bari ha emesso due sentenze che accolgono integralmente le richieste risarcitorie avanzate da Italia Rimborso per conto dei viaggiatori. Il volo, previsto per le 00:30, decollò alle 04:42, atterrando a Bari alle 05:05 anziché alle 01:15, configurando un disservizio che prevede una compensazione pecuniaria di 250 euro a passeggero.

Nei due distinti procedimenti, il Giudice ha respinto tutte le eccezioni preliminari sollevate da Ryanair. È stata ritenuta valida la procedura conciliativa svolta da Italia Rimborso e confermata la legittimità della rappresentanza conferita dai passeggeri. In particolare, il mancato reclamo diretto alla compagnia è stato ritenuto irrilevante, in linea con l’orientamento del TAR Piemonte secondo cui le regolamentazioni nazionali non possono comprimere i diritti garantiti dalla normativa europea.

«Circostanze eccezionali»

Nel merito della questione, la compagnia aerea aveva tentato di giustificare il ritardo riconducendolo a presunte condizioni meteorologiche avverse e al cosiddetto “effetto a catena” derivante da voli precedenti. Tuttavia, in entrambe le sentenze è stato chiarito che Ryanair non ha fornito alcuna prova adeguata né della sussistenza di circostanze eccezionali, né dell’adozione di tutte le misure idonee a evitare il disservizio.

Il diritto alla compensazione scatta automaticamente per ritardi superiori alle tre ore, senza necessità di dimostrare un danno specifico. Pertanto, è stato riconosciuto il pieno diritto all’indennizzo previsto dal Regolamento CE 261/2004, nella misura di 250 euro per ciascuno dei passeggeri coinvolti.

«Si tratta di due risultati significativi che consolidano il nostro impegno quotidiano nella difesa dei passeggeri – commentano da Italia Rimborso –. Continueremo a garantire un accesso concreto e semplificato alla giustizia, affinché i disservizi aerei non rimangano impuniti».

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