Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), in collaborazione con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e la Consulta dei Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca (Coper), ha messo a punto le Linee Guida sulla sicurezza nella ricerca.
Come spiega Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari e coordinatore del gruppo di lavoro, l’obiettivo è fornire ai ricercatori uno strumento pratico per valutare i rischi connessi ai loro progetti e adottare le misure necessarie per garantire la propria sicurezza e quella degli altri.
«Non si tratta di imporre delle regole, ma di offrire un supporto ai ricercatori – sottolinea Cupertino -. La libertà di ricerca è fondamentale, ma deve essere accompagnata da una maggiore consapevolezza dei rischi. Vogliamo evitare che i ricercatori si trovino da soli di fronte a situazioni potenzialmente pericolose. Le Linee Guida forniranno loro gli strumenti necessari per affrontare le sfide della ricerca in modo consapevole e sicuro».
Le Linee Guida, che saranno pubblicate a fine gennaio dopo l’approvazione di un comitato interministeriale, sono state elaborate sulla base di un ampio confronto con la comunità scientifica e tengono conto delle raccomandazioni della Commissione Europea.
Il rettore del Politecnico di Bari ha poi voluto chiarire che le Linee Guida non hanno nulla a che fare con le polemiche sul ddl sicurezza e in particolare con l’articolo 31. «Si tratta di due temi distinti – ha affermato Cupertino -. Le Linee Guida riguardano la sicurezza dei ricercatori nei loro laboratori, mentre l’articolo 31 del ddl sicurezza riguarda la tutela della sicurezza nazionale».