Si è svolta con due giorni di anticipo, a causa della festività di domani e – probabilmente – anche per arrivare più concentrati alla partita, la conferenza stampa del mister Moreno Longo in vista della partita che vedrà impegnato il Bari, sabato 2 novembre alle 15, al San Nicola contro la Reggiana per la dodicesima giornata di serie B.
Il Bari arriva alla gara dopo cinque pareggi consecutivi, con tanto rammarico per diversi punti lasciati per strada. «Nei numerosi pareggi fatti abbiamo lasciato per strada qualche vittoria», ammette mister Longo: «Fa parte del percorso, di un momento che ci ha visto uscire dal campo diverse volte con rammarico. Dobbiamo migliorare quei dettagli che ci hanno portato a non ottenere questa vittoria, da parte nostra c’è la massima volontà di ritrovare il prima possibile la vittoria. Chi sta meglio giocherà».
Come sempre il mister non dà dettagli, nasconde le carte. Su Maiello, ha affermato che è pienamente recuperato, sarà a disposizione anche Favilli (ma è improbabile dal primo minuto), invece il rientro di Falletti potrebbe avvenire tra venti giorni. Il tecnico ha anche elogiato la squadra piuttosto che parlare di limiti. Una pillola anche su Manzari, pronto anche dall’inizio: «Per quanto riguarda l’ingresso di Manzari, siamo contenti e sappiamo che ci può dare carte importanti. I nostri ingressi in campo hanno reso bene con la Carrarese. Manzari si candida sempre a giocare dall’inizio. Se l’abbiamo preso è perché crediamo possa darci una mano».
Un Bari che tornerà in campo dopo l’impegno dispendioso con la Carrarese. Il tecnico però ci ha tenuto a fare un lungo chiarimento: «Non ho voluto dare nessuna frecciata verso società o altri dopo lo 0-0 con la Carrarese. La mia era una constatazione a 360 gradi sulla programmazione che serve per arrivare a certi obiettivi. Non ho nessun problema a parlare con chiarezza. Quando parlavo di organizzazione mi riferivo all’organizzazione tattica, c’è un gruppo di lavoro sano che fa il bene del Bari. Mi spiace che passi un messaggio di disgregazione, tra me, presidente e direttore c’è massima sintonia altrimenti in campo non saremmo così uniti. Ho parlato di più aspetti perché era normale dire che se si creano false aspettative, rischiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno. Il mio riferimento è alla programmazione, che ti permette di costruire. Questo garantisce punti in più. Io mi sento sereno di poter fare un buon lavoro, che passa attraverso la programmazione. Un conto è ereditare un gruppo consolidato e che ha una base, un altro è dover ricollocare dinamiche all’interno del gruppo di lavoro per poter partire e ricostruire. Questo deve far pensare a tutti questo tipo di unione».
Una battuta ovviamente anche sulla Reggiana, prossima avversaria: «Si tratta di un avversario che cambia pelle spesso, difficile da codificare. Ha usato diversi sistemi di gioco sin qui, dovrà essere interpretata il prima possibile per cercare di trovare gli equilibri rapidamente. Hanno giocatori di qualità e non potremo abbassare assolutamente la guardia, come vale per tutte le squadre». Su Sibilli, il mister ha risposto che il giocatore sul quale ripone grandi aspettative, deve stare sereno e che non ha da dimostrare niente.