Esattamente 20 anni fa, il 2 febbraio 2002, al Policlinico di Bari il primo trapianto di cuore. Ad eseguirlo fu il professor Luigi De Luca Tupputi, allora direttore dell’unità operativa di cardiochirurgia universitaria. L’anniversario è ricordato sui canali social dell’ospedale.
«Prima i pazienti venivano lasciati in isolamento per diverse settimane, oggi la qualità di vita nel decorso post operatorio è radicalmente cambiata. E possiamo anche aiutare i pazienti con scompenso cardiaco refrattari alla terapia medica attraverso l’impianto del cosiddetto “cuore artificiale”, un sistema di assistenza meccanica che aiuta il cuore nella sua attività e ci permette di tenere pazienti in equilibrio clinico in attesa che arrivi un cuore compatibile», spiega il professor Aldo Milano che dal 2018 dirige la cardiochirurgia ed è responsabile del programma trapianti cuore.
Nel 2021, ricordano ancora dal Policlinico, sono stati 9 i trapianti di cuore eseguiti, con una importante ripresa rispetto agli anni precedenti, ma sono ancora pochi i consensi alla donazione espressi in vita o dai familiari in Puglia.
«Negli ultimi anni – conclude il professor Milano – si sono fatti importanti passi avanti ma possiamo fare molto di più. Il cuore è tra gli organi trapiantabili quello più sensibile, è necessaria una selezione molto mirata. Per questo occorre continuare a sensibilizzare i cittadini pugliesi perché esprimano il consenso perché la donazione permette di salvare altre vite».