SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Corsa al rettorato dell’Università di Bari, al via il voto per scegliere il successore di Bronzini

Due giorni di voto e sei candidati in corsa per la carica di rettore. Aprono alle 9 i seggi dell’Ateneo dove, tra oggi e domani, si deciderà il futuro dell’Università di Bari con l’elezione del successore di Stefano Bronzini, in carica fino al 2031. I nomi in lizza sono quelli di Paolo Ponzio, direttore del…
l'edicola

Due giorni di voto e sei candidati in corsa per la carica di rettore. Aprono alle 9 i seggi dell’Ateneo dove, tra oggi e domani, si deciderà il futuro dell’Università di Bari con l’elezione del successore di Stefano Bronzini, in carica fino al 2031. I nomi in lizza sono quelli di Paolo Ponzio, direttore del dipartimento di Ricerca e innovazione umanistica, Danilo Caivano, professore ordinario di Sistemi di elaborazione dell’informazione, Roberto Bellotti, direttore del dipartimento di Fisica, Nicola Decaro, direttore del dipartimento di Medicina veterinaria, Luigi Palmieri, direttore del dipartimento di Bioscienze, Alessandro Bertolino, direttore del dipartimento di Biomedicina traslazionale e neuroscienze.

I seggi saranno aperti fino alle 19 e domani dalle 9 alle 16. Nel caso in cui non si raggiunga la maggioranza assoluta dei voti, si tornerà alle urne il 28 e il 29 maggio. Se anche nella seconda votazione non dovesse essere raggiunta la maggioranza assoluta, si andrà al ballottaggio tra i due candidati che avranno ottenuto il maggior numero di consensi il 4 e il 5 giugno. Se il quorum di almeno il 40% degli avanti diritto non fosse raggiunto, saranno indette nuove elezioni con la pubblicazione di un apposito bando, da emanare non meno di 30 giorni dopo.

I candidati

Il 5 maggio scorso i docenti si sono confrontati pubblicamente su progetti e visioni per il futuro dell’Ateneo. Attrattività, accentramento dei servizi, spazi per gli studenti e internazionalizzazione sono i temi più ricorrenti nei programmi dei candidati. Se per Ponzio Uniba oggi è «capace di ricevere importanti di risorse», tra sei anni spera di trovare un’università che raddoppi i corsi internazionali e lotti contro il precariato, Palmieri sostiene sia necessario rilanciare un programma di crescita per «riappropriarci delle nostre missioni fondamentali e riguadagnare efficienza nei processi». Per Decaro, invece, tra i problemi più urgenti c’è il decremento della popolazione studentesca, motivo per cui spera in futuro di poter contare su un sistema «che metta lo studente al centro, offrendo maggiori servizi e collocazione professionale e sappia attrarre studenti stranieri». «Quella che vorrei lasciarmi alle spalle è un’università che non riconosco più – affermava invece Caivano – Che sia andata oltre e faccia passi da gigante. Un presidio culturale per il territorio». Ma se Bertolino si dice «estremamente orgoglioso» dell’attuale stato dell’Ateneo, per il futuro è necessario «spingere sulla creazione di valore pubblico, sull’internazionalizzazione e sulla semplificazione amministrativa». Bellotti, dal canto suo, porta avanti con orgoglio il senso di comunità che Uniba rappresenta, ma per resistere è importante lavorare sul «valore pubblico della conoscenza, portando l’università al centro della scena economica e culturale della regione».

CORRELATI

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!