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UniBa, il rettore interviene sul caso della prof di Medicina: «Quelle parole non sono suo pensiero»

«In merito alla vicenda che ha coinvolto una docente del nostro Ateneo, che, secondo quanto segnalato da una associazione studentesca ad alcuni organi di stampa, avrebbe utilizzato parole inopportune e discriminatorie riguardo alla frequenza del semestre aperto di Medicina, desidero informare che, appena venuta a conoscenza degli articoli, la docente mi ha immediatamente contattato per chiarire». A fare il punto sulla polemica scoppiata nelle ultime ore è il rettore dell’Università di Bari, Roberto Bellotti, intervenuto in merito alle parole attribuite alla professoressa, secondo cui solo chi proviene dal liceo classico o scientifico dovrebbe studiare Medicina.

«Allo stesso tempo ho ricevuto, già nella mattinata di oggi, una rappresentanza dell’associazione studentesca Udu per comprendere meglio i contorni della vicenda» aggiunge il neo-rettore dell’Ateneo. Secondo quanto denunciato dagli studenti, giovedì pomeriggio, al termine di una lezione, una docente del semestre filtro della facoltà di Medicina avrebbe detto che se avesse avuto un figlio di 25 anni lo avrebbe mandato «a consegnare le pizze piuttosto che fargli seguire il semestre filtro».

La replica

«Le parole che sono state attribuite alla docente non rappresentano nel modo più assoluto la posizione e il pensiero della docente e dell’Università. Agli studenti ho voluto ribadire – prosegue Bellotti – l’impegno mio personale e dell’Università tutta a vigilare affinché in ogni contesto venga utilizzato un linguaggio ampio, inclusivo e rispettoso, che metta sempre al centro la persona e riconosca le identità e le esperienze di ciascuno». La docente si sarebbe detta pronta a chiarire, ribadendo che quanto divulgato non è corrispondente al suo pensiero.

«Mi ha spiegato che l’episodio è avvenuto durante una chiacchierata informale con alcuni studenti, nella quale, a fronte delle difficoltà manifestate da alcuni di loro, avrebbe voluto incoraggiarli a impegnarsi al massimo per non rimanere indietro nel percorso di studi» conclude, sottolineando che «l’impegno di UniBa rimane quello di continuare a essere luogo di dialogo, ascolto e rispetto».

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