Don Angelo Cassano, referente di Libera Puglia e parroco della chiesa San Carlo Borromeo nel quartiere Libertà di Bari, ha ricevuto oggi la laurea honoris causa in Innovazione sociale e politiche di inclusione dall’Università Aldo Moro di Bari. Il riconoscimento, conferito dal rettore Stefano Bronzini, celebra l’impegno decennale del sacerdote nella lotta al disagio sociale e alle mafie.
Prima della cerimonia, tenutasi nell’aula magna di UniBa, il rettore Bronzini ha sottolineato come «Don Angelo è un pezzo di vita» e che questa «è una particolare laurea perché fa un percorso di vita fuori da queste mura». Ha poi aggiunto di averlo incontrato più volte, trovandolo «sempre con il sorriso e con parole di conforto rispetto al nostro mondo laico».
Dopo la lettura del dispositivo, firmato dalla ministra Bernini, è stato evidenziato come Don Angelo Cassano sia un «punto di riferimento a Bari e in Puglia per chi si impegna nella lotta al disagio sociale e lotta alle mafie», colpendo in particolare il suo «impegno intransigente nel contrasto alle associazioni, non solo repressivo, ma anche nella custodia della memoria delle vittime innocenti e nella vicinanza ai loro familiari».
Un messaggio di pace e un monito sul genocidio in Palestina
Durante la sua lectio magistralis, Don Cassano ha sorpreso i presenti esponendo una bandiera della Palestina. Un gesto non retorico, ha spiegato il sacerdote: «Dopo un’ennesima scuola bombardata non possiamo essere insensibili rispetto a questo genocidio che avviene giorno per giorno sotto i nostri occhi». Un forte monito che ha richiamato l’attenzione sulla situazione nel Medio Oriente.
Il rettore Bronzini ha ribadito l’importanza di tale conferimento, definendo Don Angelo Cassano «una delle figure più rappresentative per il suo lavoro in certi ambiti sociali», motivando così la scelta del dipartimento di Scienze Politiche. «È una bella pagina – ha commentato Bronzini – una pagina anche allegra in tempi così cupi, in cui due mondi si incontrano e riconoscono i meriti reciproci».