Un gesto di pace e memoria che attraversa il Mediterraneo proprio nel giorno di Natale. In Palestina, nel villaggio di Iraq Burin (a sud di Nablus, in Cisgiordania), è stato piantato oggi un albero di ulivo che porta il nome di Manlio Epifania.
Non è una scelta casuale, ma un atto di profondo legame con la terra e di riconoscimento della solidarietà internazionale. A darne notizia è Hakema, rappresentante della Retaj Women Cooperative, realtà che solo poche settimane fa aveva fatto tappa a Bari visitando esperienze di autogestione e agricoltura sociale come Ortogentile, Villa Roth e lo spazio Bread&Roses.
Il messaggio giunto dalla Cisgiordania nel giorno della Natività è potente e solenne: «A Natale piantiamo un ulivo in onore delle anime dei martiri che hanno dato la vita credendo nell’inevitabile libertà della Palestina» (On Christmas, we plant an olive tree in honor of the souls of the martyrs who gave their lives believing in the inevitable freedom of Palestine). Quell’albero, radicato ora nella terra difficile e contesa di Nablus, diventa così il simbolo vivente di un’amicizia che resiste alle distanze e ai conflitti, legando il nome di Manlio alla speranza di un futuro diverso.6