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Un microcatetere riapre le coronarie occluse, all’ospedale San Paolo di Bari l’innovativa tecnica

Grazie all’utilizzo di un microcatetere è possibile ripristinare il corretto afflusso di sangue al cuore nei pazienti affetti da occlusioni coronariche croniche totali (cto).

La nuova tecnica è stata utilizzata, tra i primi centri in Italia, nella Cardiologia dell’ospedale San Paolo di Bari. Si tratta di un intervento mininvasivo che evita di ricorrere all’unico approccio chirurgico del bypass aorto coronarico o, in alcuni casi, di non poter procedere con la rivascolarizzazione.

La procedura ha curato un uomo di 69 anni affetto da occlusione dell’arteria interventricolare anteriore, la più importante delle coronarie.

Il dispositivo è stato testato per la prima volta proprio all’ospedale San Paolo e, ricorda il direttore del dipartimento cardiologico dell’Asl Bari Enzo Bonfantino, «rientra nell’ampia gamma di device messi a disposizione dall’azienda sanitaria con sforzi eccezionali che riesce a garantire agli operatori e ai pazienti una migliore qualità delle terapie».

Ad eseguire l’intervento con microcatetere è stato il dottor David Rutigliano con il supporto dell’équipe medica e infermieristica del laboratorio di Emodinamica del San Paolo.

«La tecnica con il microcatetere – spiega Rutigliano – è una valida alternativa per il paziente che in passato non veniva trattato o poteva essere curato solo con bypass. In mani esperte garantisce buoni risultati (circa il 95% di successo) e con meno rischi periprocedurali».

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