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Bari Cronaca

Un deepfake promuove prodotti miracolosi, l’intervista al ricercatore barese manipolata con l’IA

Un’intervista in una trasmissione della Rai diventa lo “spunto” per una truffa online, tentata con il metodo del deepfake. Ignoti hanno, cioè, preso le immagini della tv di Stato e hanno manipolato la voce dell’ospite di una trasmissione, facendogli dire tutt’altro e cercando di indirizzare gli utenti su un determinato sito.

A cadere nella rete dei truffatori, questa volta, è stato il ricercatore barese Antonio Moschetta, primario della Medicina interna Furgoni del Policlinico di Bari. Negli ultimi giorni, come egli stesso denuncia su Facebook, è circolato un video «completamente falso, costruito con tecnologie di Intelligenza Artificiale (deepfake), che manipola la mia immagine, la mia voce e persino le parole della giornalista Rai Vira Carbone».

Il video, spiega Moschetta, «falsifica un’intervista realmente andata in onda su Raiuno, nella trasmissione “Buongiorno Benessere” (puntata del 3 febbraio 2024), e mi attribuisce dichiarazioni gravi, offensive e soprattutto mai pronunciate, allo scopo di promuovere e vendere un prodotto chiamato “DiaFlex Forte”, spacciato come rimedio miracoloso contro il diabete. Quel prodotto è un falso», mette in guardia Moschetta, evidenziando di non aver «mai avuto alcun ruolo nella sua creazione, promozione o distribuzione».

Moschetta, che ha presentato denuncia alla Procura di Bari, nel post diffida «chiunque dal credere a quei contenuti manipolati e invito tutti a non acquistare il prodotto, né a fornire dati personali tramite i link contenuti nel video o nei relativi siti collegati. Le informazioni diffuse – sottolinea il ricercatore – sono prive di qualsiasi fondamento scientifico, lesive della mia reputazione e potenzialmente pericolose per la salute pubblica».

Il medico barese riferisce di aver richiesto «l’oscuramento immediato dei contenuti e l’individuazione dei responsabili» e invita gli utenti dei social network «a non diffondere ulteriormente questi contenuti e, se vi capitano, a segnalarli immediatamente a Facebook come truffa».

La scienza, conclude nel post, «è una cosa seria. La mia attività di medico e professore universitario si basa da sempre sul rigore scientifico, sull’onestà e sulla tutela della salute delle persone. Non ho mai sponsorizzato né promosso “rimedi miracolosi”, né sono mai stato coinvolto in operazioni commerciali di questo tipo. Grazie per l’attenzione e per l’aiuto nel contrastare la disinformazione».

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