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Turismo in crescita a Bari: +30% di presenze ma cresce l’allarme per overtourism e caro affitti

Manca poco più di un mese all’inizio dell’estate ma, complice il bel tempo e gli eventi che hanno animato la città nelle ultime settimane, Bari è già stata “presa d’assalto” da migliaia di turisti. In poco più di cinque mesi, dal primo gennaio al 12 maggio, i pernottamenti nelle strutture del capoluogo pugliese sono stati…
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Manca poco più di un mese all’inizio dell’estate ma, complice il bel tempo e gli eventi che hanno animato la città nelle ultime settimane, Bari è già stata “presa d’assalto” da migliaia di turisti. In poco più di cinque mesi, dal primo gennaio al 12 maggio, i pernottamenti nelle strutture del capoluogo pugliese sono stati 682mila: il 30% in più rispetto al 2024, quando la piattaforma Paytourist nello stesso periodo ne aveva registrati 521mila. Numeri che se da un lato rappresentano un vantaggio per l’economia della città e per il suo valore nel settore, dall’altro preoccupano.

L’altra faccia della medaglia

Il rischio sempre più concreto è quello dell’overtourism, o iperturismo. L’eccessiva crescita delle presenze in città comporta una serie di rischi, come la trasformazione di appartamenti e locali commerciali in case vacanza o l’impennata degli affitti per i residenti. Fenomeni di cui a Bari si è già iniziato a parlare. Il pericolo è quello di ritrovarsi con una città snaturata, come già accaduto negli anni in altre grandi capitali europee. Un tema importante del quale si è discusso anche nel corso di un incontro, organizzato nella Libreria Laterza di Bari, alla presenza di esperti del settore come Massimo Salomone, presidente della sezione turismo Confindustria Bari-Bat, Gianfranco Viesti, docente di Economia applicata dell’Univesità di Bari e dell’assessore allo Sviluppo locale, Pietro Petruzzelli. Un’occasione per aprire un dibattito costruttivo sulla situazione attuale e ctìreare una visione comune riguardo il futuro della città.

I numeri del turismo

In generale a Bari sono aumentati i turisti stranieri, in arrivo soprattutto dalla Polonia, mentre si è ridotto il numero di italiani. Dai dati forniti dal portale Paytourist del Comune, nel 2024 gli italiani in città sono stati il 40,44%, seguiti dal 10,61% dei polacchi e il 4,94% dei francesi. Tanti anche i turisti arrivati da Romania, Bulgaria, Germania, Ungheria, Spagna, Stati Uniti e Regno Unito. Nello stesso periodo del 2025, invece, la presenza di italiani è calata al 34,15%, i polacchi sono saliti al 13,48%, mentre i turisti provenienti dalla Bulgaria al 4,64% hanno superato i francesi (4,62%). A seguire ci sono i viaggiatori provenienti dalla Romania, dalla Germania, dagli Stati Uniti, dall’Ungheria, dalla Spagna, dall’Argentina e dal Regno Unito.

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