Un capotreno ha salvato una donna e i suoi due figli, entrambi minorenni, dalla violenza e dalle minacce dell’ex compagno della donna. L’episodio è avvenuto mercoledì 10 dicembre su un treno regionale delle Ferrovie del Sud Est lungo la tratta Putignano-Bari Centrale, a Turi.
Il treno era fermo in stazione, intorno alle 16:30. Un uomo, cittadino italiano e in evidente stato di alterazione, ha bloccato la circolazione ferroviaria minacciando il capotreno di posizionarsi sui binari se non avesse fatto scendere la donna, presente sul vagone con l’attuale compagno e i due figli.
Di fronte all’escalation della tensione e all’indifferenza degli altri passeggeri, il capotreno ha deciso di agire direttamente affrontando l’aggressore per tentare di calmarlo e dissuaderlo dalle sue intenzioni.
Quando l’uomo ha tentato di mettersi davanti al treno, il dipendente lo ha bloccato fisicamente, riuscendo a contenerlo. Contemporaneamente, il capotreno si è premurato di rassicurare la donna e convincerla a restare a bordo per ricevere assistenza.
Nel frattempo è stato allertato il numero unico di emergenza 112. Il presunto aggressore è riuscito a fuggire a piedi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Il treno ha potuto così riprendere la corsa verso Bari Centrale. Giunta a destinazione, la donna, in forte stato di agitazione, è stata presa in carico dagli agenti della Polizia ferroviaria (Polfer). Prima di scendere, la figlia ha voluto ringraziare il capotreno per il suo intervento: «Sei stato un supereroe».









