Una scoperta archeologica di straordinaria rilevanza potrebbe riscrivere un capitolo importante della storia religiosa. Durante gli scavi in corso nella chiesa di San Nicola, a Demre (antica Myra), gli archeologi hanno portato alla luce un sarcofago che, secondo le prime analisi, potrebbe aver ospitato le spoglie mortali del Santo barese.
La professoressa Ebru Fatma Fındık, direttrice degli scavi, ha dichiarato alla stampa turca che il ritrovamento è avvenuto all’interno di un gruppo di sepolture risalenti all’antichità. Il sarcofago, di dimensioni notevoli e realizzato in pietra calcarea locale, presenta caratteristiche che lo rendono un candidato plausibile per contenere le reliquie di San Nicola.
Le indagini sono ora concentrate sul ritrovamento di eventuali iscrizioni che possano confermare l’identità del defunto. Se si trattasse effettivamente della tomba originale di San Nicola, questa scoperta avrebbe un impatto significativo non solo sulla comunità scientifica, ma anche sulla devozione popolare, in particolare in Russia e in Italia, dove il santo è venerato come patrono a Bari per esempio.
Il luogo esatto della sepoltura di San Nicola è stato a lungo oggetto di dibattito tra gli studiosi. Le reliquie che oggi riposano nella Basilica di San Nicola a Bari, in Italia, furono infatti trafugate da marinai italiani nel XI secolo. Il ritrovamento di Demre potrebbe finalmente porre fine a questa antica disputa e offrire nuove e inaspettate prospettive sulla vita e il culto di uno dei santi più amati della cristianità.
