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Tumori gastrointestinali, il “De Bellis” scala le classifiche: è terzo in Italia per la chirurgia del colon

La sanità pugliese ha una punta di diamante che brilla a livello nazionale nel campo dell'oncologia chirurgica. L'IRCCS Saverio de Bellis di Castellana Grotte si conferma primo in Puglia e tra i migliori centri d'Italia per la cura dei tumori gastrointestinali. A certificarlo è il Piano Nazionale Esiti (PNE) di Agenas, presentato recentemente a Roma,…
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La sanità pugliese ha una punta di diamante che brilla a livello nazionale nel campo dell’oncologia chirurgica. L’IRCCS Saverio de Bellis di Castellana Grotte si conferma primo in Puglia e tra i migliori centri d’Italia per la cura dei tumori gastrointestinali.

A certificarlo è il Piano Nazionale Esiti (PNE) di Agenas, presentato recentemente a Roma, che fotografa una realtà capace di competere con i giganti della sanità italiana. L’istituto castellanese, infatti, conquista il terzo gradino del podio nazionale per numero di interventi per cancro al colon (sia con approccio tradizionale che mini-invasivo, via laparoscopia o robot), piazzandosi subito dopo colossi come il Gemelli di Roma e l’Università di Pisa.

I numeri dell’eccellenza

La classifica Agenas restituisce un quadro di eccellenza diffusa per il “De Bellis”:

  • Tumore del retto: 6° posto in Italia per interventi totali, che sale al 4° posto se si considera la chirurgia mini-invasiva.
  • Cancro allo stomaco: 4° posto nazionale.
  • Tumore al pancreas: 11° posto.
  • Cancro all’esofago: 1° posto assoluto da Napoli in giù.

«I numeri, sebbene impressionanti, non raccontano tutta la realtà», commenta il Dott. Leonardo Vincenti, direttore della Chirurgia Generale. Il primario sottolinea un dato fondamentale: questi risultati sono frutto di una singola unità operativa di soli 38 posti letto, a differenza di altre strutture nazionali che drenano bacini d’utenza molto più ampi con più divisioni. «Sono dati che depongono per prestazioni di eccellente qualità – aggiunge Vincenti –. Il numero di giorni di degenza è sempre al di sotto della media nazionale, così come i tassi di mortalità a 30 o 90 giorni dall’intervento. Usiamo le tecnologie più sofisticate a vantaggio del paziente e della sostenibilità del sistema».

Il segreto del successo sta nel connubio tra bisturi e microscopio. «La chirurgia oncologica è parte integrante di numerosi progetti di ricerca scientifica di rilevanza internazionale», spiega il direttore scientifico, Prof. Gianluigi Giannelli, annunciando «grandi novità attese per il nuovo anno».

Una crescita vertiginosa confermata anche dal presidente del CIV, Enzo Delvecchio: «In soli due anni il volume di interventi chirurgici è più che raddoppiato. Sapere che il nostro Istituto non soltanto primeggia in Puglia, ma è tra i più performanti in Italia, inorgoglisce tutto il personale e rappresenta un esempio virtuoso per la nostra regione».

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