“Diffidate dalle persone che non conoscete, nessun carabiniere verrà mai a chiedervi denaro a casa“. Così i militari del comando provinciale di Bari mettono in guardia gli anziani con l’obiettivo di proteggerli e prevenire i tentativi di truffa.
I carabinieri hanno anche diffuso un decalogo di consigli per evitare le truffe, realizzato in collaborazione con le associazioni di categoria del territorio. Per presentarlo oggi si è svolto un incontro durante il quale il comandante provinciale di Bari Gianluca Trombetti ha ricevuto il presidente dell’ordine interprovinciale dei farmacisti di Bari e Bat Luigi D’Ambrosio Lettieri, il presidente di Federfarma Puglia Vito Novielli, il direttore facente funzioni dell’Asl Bari Luigi Fruscio e rappresentanti di attività commerciali nel settore alimentari su grande distribuzione.
Già da tempo i carabinieri hanno posto in essere iniziative a tutela degli anziani contro un fenomeno sempre più diffuso e attuale, che prende di mira le persone fragili, lasciando in loro segni indelebili. Oltre al danno economico e al trauma psicologico dell’invasione del proprio spazio domestico, le vittime subiscono, infatti, anche il senso di colpa di essere state raggirate. I truffatori approfittano proprio della sensibilità emotiva e della fragilità fisica degli anziani per conquistarne la fiducia, con i metodi più disparati.
In questo contesto, il comando provinciale carabinieri di Bari ha deciso di avviare una campagna di comunicazione diretta alla parte della popolazione maggiormente colpita da questo tipo di reati, con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione e accrescere la funzione di rassicurazione sociale.
I militari, inoltre, terranno una serie di incontri formativi con l’obiettivo di contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani: nel corso degli appuntamenti personale specializzato dell’Arma fornirà indicazioni preziose per proteggersi dai raggiri.
Nei mesi scorsi i carabinieri hanno anche diffuso, con gli stessi obiettivi, un video di sensibilizzazione con un testimonial d’eccezione: il “nonno d’Italia” Lino Banfi.
