Era originaria di Gravina in Puglia la 28enne Laura Grillo, comandante dei Carabinieri Forestali di Siena, trovata morta nella caserma di Radda in Chianti ieri sera. Sul decesso sono in corso accertamenti anche se, al momento, non si esclude l’ipotesi del suicidio.
Profondo cordoglio per la scomparsa della 28enne è stato espresso dal Nuovo sindacato carabinieri.
La sottufficiale, afferma il segretario nazionale Vincenzo Incampo, «era una giovane carabiniera di grande valore, stimata per la sua professionalità, il senso del dovere e l’impegno quotidiano nella tutela del territorio e della legalità: la sua morte rappresenta una perdita dolorosa per tutta la comunità dell’Arma».
Incampo «in attesa che le autorità competenti chiariscano le circostanze dell’accaduto» rinnova l’impegno del sindacato a «promuovere sempre maggiore attenzione al benessere psicologico del personale, affinché nessun collega si senta mai solo di fronte alle difficoltà».
Il Nuovo sindacato carabinieri chiede «con forza che vengano potenziati i servizi di supporto psicologico e che si favorisca la cultura dell’ascolto superando ogni stigma legato alle richieste d’aiuto».
Alla famiglia di Laura, ai suoi colleghi e a tutti coloro che le hanno voluto bene, conclude Incampo, «vanno il nostro pensiero più sincero e la massima vicinanza in questo momento di immenso dolore».
Il dolore a Gravina in Puglia
Cordoglio esprime anche l’amministrazione comunale di Gravina in Puglia – con il sindaco Fedele Lagreca, la giunta e tutto il Consiglio – a nome di tutta la città.
«Nell’assicurare vicinanza alla famiglia ed ai colleghi dell’Arma dei Carabinieri – si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale dell’ente – in questo momento di dolore, invitano tutta la comunità a una doverosa riflessone sulla necessità di riconoscere le fragilità e accompagnare ogni situazione di disagio interiore, valorizzando l’ascolto e le strutture deputate al supporto psicologico, anche per chi ogni giorno protegge i cittadini e serve il Paese indossando con orgoglio e sacrificio la divisa».