Il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in Puglia per un tour elettorale in vista delle elezioni comunali in programma nel prossimo fine settimana, a margine di un comizio a Triggiano ha reso omaggio a Rocco Dicillo, uno degli agenti della scorta di Giovanni Falcone, morto nella strage di Capaci 33 anni fa.
Dicillo era originario proprio di Triggiano, dove è stata affissa una targa che ricorda la sua morte per mano della mafia.
«Vengono i brividi a stare qui», scrive Conte su Facebook. Rocco Dicillo, ricorda, «era giovane, stava per sposarsi, aveva ancora tanti sogni da realizzare. Gli hanno strappato tutto perché stava proteggendo una speranza di nome Giovanni Falcone. Perché ha scelto di onorare la divisa, un’idea di Stato che non si piega a mafia e criminali. Era a Capaci, era un poliziotto nella scorta di quel maledetto 23 maggio, in cui fu ucciso assieme a Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro».
Conte sottolinea, poi, che oggi si tengono le celebrazioni per ricordare il 33esimo anniversario della strage di Capaci ma «è domani e ogni giorno che continueremo la nostra ostinata lotta per la verità completa sulle stragi e su quel che è successo nel nostro Paese. È domani e ogni giorno che dobbiamo chiudere tutte le porte in faccia alle mafie e all’inquinamento criminale dei nostri territori e delle nostre istituzioni. Abbiamo l’obbligo morale di non demordere mai», conclude Conte.
Davanti alla targa dedicata a Rocco Dicillo è stata deposta una corona con il tricolore.
