«Credo che queste persone non possano essere candidate per nessun motivo, almeno fino a quando non ci sia una sentenza che le assolva, perché il dubbio e il grigio sono molto pericolosi». Così, riferendosi alla candidatura di Sandro Cataldo alle elezioni comunali di Triggiano, la presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo intervenuta a Bari a un incontro che si è svolto nel Politecnico.
Nei giorni scorsi Cataldo ha annunciato la propria “discesa in campo” in una lista a sostegno del candidato sindaco di Triggiano Onofrio D’Alesio, sostenuto dai partiti del centrodestra, che però affermano che la candidatura non è stata concordata.
Per Cataldo (e altre 17 persone), venerdì scorso la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per l’accusa di corruzione elettorale relativamente alle Regionali pugliesi del 2020 e alle amministrative di Grumo Appula dello stesso anno e di Triggiano del 2021.
Antimafia: «Un protocollo con TikTok»
Nel corso dell’incontro al Politecnico, Colosimo ha annunciato poi che «con la commissione antimafia presenterò presto un protocollo con TikTok, perché ogni giorno su quella piattaforma c’è gente che inneggia alla criminalità organizzata senza controllo».
Per la presidente della Commissione antimafia, «combattere la mafia è un dovere di tutti, e sta soprattutto nelle scelte. Potete scegliere di non fare le sentinelle, ma potete anche scegliere di non ascoltare un determinato cantante neomelodico. In questa città si fanno ancora assembramenti per Andrea Zeta», figlio di un noto esponente della criminalità siciliana, «e in questo territorio è diventato virale il video dell’evasione di Marco Raduano», boss della mafia di Vieste, «con il sottofondo della canzone “Maresciallo non ci prendi“. È un fatto serio, è una questione di scelte».
La presidente Colosimo ha spiegato, inoltre, che il protocollo con TikTok «prevede che su mia segnalazione alla piattaforma vengano cancellati determinati contenuti. Sempre più la criminalità organizzata usa le nuove tecnologie – ha aggiunto – sulle quali dobbiamo intervenire. Un conto è il diritto alla privacy, un conto è dare alla mafia strumenti che non sono intercettabili».