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Traffico di droga ed estorsioni, a Noicattaro la base del gruppo: otto arresti. Lo spaccio anche sul posto di lavoro – VIDEO

La cessione delle dosi di droga avveniva anche durante le ore di lavoro e a occuparsene era il dipendente di una nota azienda di Noicattaro. È quanto emerso nel corso delle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Modugno che hanno portato, stamattina, all’arresto di otto persone (cinque in carcere e tre ai domiciliari) accusate, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso.

Le misure di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono state eseguite dai carabinieri del comando provinciale del capoluogo pugliese, supportati dai colleghi di Lecce e del nucleo cinofili di Modugno.

Stando a quanto emerso, gli otto indagati avrebbero messo in piedi un’organizzazione criminale che avrebbe gestito le estorsioni ai danni di commercianti di Noicattaro e la distribuzione della droga con cui sarebbero stati riforniti anche diversi spacciatori attivi nella provincia di Bari.

L’indagine, denominata “Tomato e Pea” dai soprannomi di due delle persone coinvolte, è stata condotta tra il 2023 e il 2024 e ha permesso di ricostruire quanto avveniva all’interno dell’azienda dove, durante l’orario di lavoro, uno dei destinatari della misura cautelare avrebbe ceduto droga ai colleghi. I carabinieri hanno ricostruito le modalità di approvvigionamento, distribuzione e vendita della droga.

Inoltre, l’indagine ha permesso di documentare come due degli indagati, oltre a rifornire la droga ai pusher, avrebbero imposto con metodo mafioso a commercianti di Noicattaro il pagamento di una “tassa” di 500 euro in occasione delle festività natalizie, a titolo di contributo per il mantenimento di un noto clan operante in quel centro. E ancora, sarebbe stato accertato che le attività sarebbero state gestite in prima persona da un appartenente allo stesso clan detenuto per altra causa. Il denaro sarebbe servito per il proprio sostentamento e per quello di altri sodali sotto il suo comando.

Nel corso delle indagini due persone erano state arrestate in flagranza di reato per spaccio di sostanze stupefacenti ed era stato sequestrato circa un chilo di droga tra cocaina, hashish e marijuana.

Uno degli indagati arrestati oggi, poi, è stato trovato in possesso di 50 grammi di cocaina, 35 grammi di hashish e poco meno di un grammo di wax (un concentrato di cannabis), oltre a 9.500 euro in contanti, una macchina conta banconote professionale, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento delle dosi.

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