Non è solo «un’espansione aziendale» ma un «ponte tra l’eccellenza tecnologica giapponese e il dinamico panorama industriale italiano». Così Akira Kawaguchi, ceo del colosso giapponese Tmeic, ha definito l’unica sede italiana della joint venture tra Toshiba e Mitsubishi Electric, inaugurata stamattina negli spazi di BeMentor, alla zona industriale di Bari.
«Quello pugliese – ha affermato Kawaguchi – è un mercato molto buono per noi e stiamo cercando di esplorare soprattutto il tema della neutralità carbonica. Il nostro team europeo, con il team di Bari, potrà lavorare molto bene e con successo in questa direzione» perché, ha aggiunto, «una delle opportunità più stimolanti che ci attendono riguarda il settore dell’energia pulita, in particolare l’idrogeno».
A Bari, ha proseguito il Ceo di Tmeic, «abbiamo trovato ingegneri molto bravi. Per questo si tratta di un ottimo investimento in questo territorio».
Già 30 i dipendenti di Tmeic nella sede di Bari
Sono già trenta i dipendenti al lavoro nella sede di Bari del colosso giapponese specializzato nella produzione di macchine elettriche rotanti e sistemi per le energie rinnovabili.
Il programma prevede di arrivare a 60 nei prossimi mesi e di raggiungere le cento unità nel giro di pochi anni.
Fondato nel 2006 e con il suo quartier generale a Tokyo, il colosso giapponese conta 4.800 dipendenti in 15 Paesi nel mondo e ha un fatturato di oltre due miliardi di euro. La sede barese punta a raggiungere i 300 milioni entro il 2030.
All’inaugurazione della sede sono intervenuti, oltre al ceo Akira Kawaguchi, il director Tmeic Europe Domenico Gammariello, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci.
La Puglia come Hydrogen hub, Emiliano: «Moltissime le aziende che riusciamo ad attrarre»
«Siamo particolarmente ispirati dalla strategia ambiziosa della Regione Puglia di affermarsi come Hydrogen hub», ha spiegato Kawaguchi, evidenziando che «questa iniziativa punta a creare un ecosistema sostenibile dell’idrogeno, sfruttando le abbondanti ricorse energetiche rinnovabili della regione, come l’energia solare ed eolica per produrre idrogeno verde».
Gammariello ha evidenziato che «vediamo aprirsi opportunità non solo nei nostri mercati di riferimento ma anche in nuovi settori legati alla transizione energetica, alle energie rinnovabili e all’idrogeno».
Il presidente Michele Emiliano, prima del taglio del nastro, ha sottolineato che «sono moltissime le aziende che la Regione Puglia riesce ad attrarre» e «non è un caso che Bari abbia i dati sull’occupazione paragonabili a quelli di Milano, non era mai successo. Negli ultimi nove anni il Pil è aumentato di 24 miliardi, una somma che dimostra che la nostra rincorsa per uscire dalla questione meridionale è a buon punto. Questa azienda – ha concluso – ha caratteristiche che ci interessano anche dal punto di vista ambientale, perché è in grado di realizzare dispositivi che servono per la produzione e distribuzione dell’idrogeno, una cosa importante in vista del progetto della Hydrogen valley e per la decarbonizzazione».











