Sotto i riflettori nuovamente il caso dell’antenna telefonica 5g collocata in via Cappella dei Chicoli, nelle immediate vicinanze del palazzetto dello sport e di un altro ripetitore già preesistente a ridosso della struttura sportiva.
Il consigliere comunale del movimento politico “Città Civile” Roberto Lusito ha inviato all’Arpa Puglia una richiesta ufficiale di intervento al fine di verificare l’impatto ambientale del nuovo ripetitore installato nella zona di via Cappella dei Chicoli. L’esponente dell’opposizione di centrosinistra, in particolare chiede all’Arpa Puglia un sopralluogo per la misurazione dei campi magnetici e delle radiofrequenze prodotte dall’installazione del nuovo ripetitore per radio-telecomunicazioni per telefonia cellulare dell’Iliad in una zona dove è presente già un’altra antenna, facendosi portavoce dei residenti nel quartiere di via Chicoli e dei cittadini che frequentano la zona, compresibilmente preoccupati per la presenza, a pochi metri di distanza, di due ripetitori.
«Ricordo che a pochi metri ci sono civili abitazioni e ad una distanza ravvicinata ci sono istituti scolastici – scrive Lusito in una nota – con popolazione di oltre mille utenti giornalieri, strutture sportive, frequentate da ragazzi, hub vaccinale e una comunità residenziale per minori. Le conseguenze dell’inquinamento da elettromagnetismo sull’uomo e ancor di più sulle persone più deboli come bambini e malati, suggeriscono cautela e prudenza evitando l’installazione di ripetitori troppo vicine a civili abitazioni o istituti scolastici o impianti sportivi. Dal Comune di Terlizzi non abbiamo ricevuto atti rassicuranti – conclude il consigliere Lusito e non risulterebbe infatti alcuna relazione dell’Arpa». Indagini ancora in corso da parte della magistratura tranese, invece, sull’antenna telefonica collocata in viale dei Lilium, a ridosso delle abitazioni del quartiere periferico cittadino. La Procura della Repubblica sta indagando su esposto presentato dal movimento politico “La Corrente” e dall’associazione ambientalista “Puliamo Terlizzi” che da tempo denunciano il proliferare selvaggio di ripetitori telefonici, anche a causa dell’assenza di un Piano comunale di localizzazione delle antenne sul territorio cittadino. Il ripetitore di viale dei Lilium sarebbe stato installato violando alcune norme e leggi a tutela della salute dei cittadini e l’iter per la sua collocazione sarebbe anomalo poiché sarebbe stato collocato a sessanta metri dalle abitazioni circostanti e non ai settanta previsti dalla normativa vigente.










