Uliveti, mandorleti, vigneti e seminativi per un totale di cinque terreni che si estendono per circa due ettari a Terlizzi, un appartamento, una villa e due capannoni industriali, una società attiva nella compravendita di rottami ferrosi e pezzi di ricambio e una nel commercio di auto per un volume di affari di circa sette milioni di euro (al 31 dicembre 2021), conti correnti in cinque istituti di credito e 36 veicoli tra auto, camion e mezzi industriali.
È il patrimonio del pregiudicato 45enne di Terlizzi Roberto Dello Russo, confiscato dai carabinieri del comando provinciale di Bari che hanno eseguito un decreto emesso dal Tribunale del capoluogo pugliese su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.
Il valore complessivo di beni confiscati è di oltre 20 milioni di euro. Dello Russo, spiegano gli inquirenti, è agli arresti domiciliari ed è ritenuto «il capo indiscusso dell’omonimo clan» attivo nel traffico della droga a Terlizzi e nei territori limitrofi. L’uomo è stato recentemente condannato in primo grado a 20 anni di reclusione nel processo nato dall’operazione “Anno zero” condotta dai militari all’inizio del 2020.
I beni confiscati a Dello Russo e alla sua famiglia erano già stati posti sotto sequestro il 23 marzo del 2023.