Carlos Alcaraz batte Jannik Sinner con il punteggio di 2-6, 6-3, 1-6, 4-6 e si aggiudica gli Us Open, soffiando all’Azzurro anche il titolo di numero uno al mondo che deteneva da oltre un anno.
Alcaraz si afferma inoltre come il secondo giocatore più giovane al mondo a conquistare sei titoli del Grande Slam, superando in questa speciale classifica il tennista italiano.
Durante l’incontro, lo spagnolo si è dimostrato superiore, dominando il primo set e conquistando il terzo con un secco 6-1. Sinner, pur avendo vinto il secondo set e aver dimostrato di non voler cedere, ha continuato a commettere errori al servizio, chiudendo il match con due ace contro i 10 di Alcaraz.
A fine gara, Sinner si è complimentato con il rivale, affermando: «Congratulazioni, sei stato migliore di me. Ho cercato di fare il meglio, non ho potuto fare di più». Alcaraz ha risposto con toni distesi, definendo l’avversario «incredibile» per la sua stagione e aggiungendo: «Ti vedo più come famiglia, è bello condividere con te il campo e il resto».
A fare da cornice all’incontro, un’atmosfera carica di polemiche, soprattutto a causa della presenza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il suo arrivo ha causato un ritardo di 48 minuti nell’inizio del match per un inasprimento dei controlli di sicurezza, lasciando centinaia di persone in fila fuori dallo stadio e scatenando l’indignazione del pubblico, che ha pagato cifre superiori ai 1.000 dollari per il biglietto.
La Us Tennis Association aveva chiesto alle reti televisive di «censurare» le reazioni a Trump, che è stato fischiato e applaudito al suo ingresso. Oltre al presidente, la finale ha attirato numerose celebrità, tra cui Danny De Vito e Bruce Springsteen.
