“Il labirinto di Creta” di Nicola Piovani, opera per ragazzi della Fondazione Teatro Petruzzelli, sarà trasmessa su Rai 5 lunedì 6 gennaio alle 18:45. Lo spettacolo, che ha riscosso un enorme successo di pubblico nel 2024, a grande richiesta sarà nuovamente inserito nella programmazione della fondazione lirica pugliese nel 2025.
La collaborazione del Teatro Petruzzelli e Rai 5 è ormai consolidata grazie all’accordo che ha dato vita alla programmazione dedicata alla rassegna Aus Italien e nello scorso dicembre il canale ha trasmesso anche Robin Hood, opera per ragazzi composta da Michele dall’Ongaro.
Il labirinto di Creta
“Il labirinto di Creta” nasce con il preciso intento di generare una nuova visione e partecipazione ad uno spettacolo d’opera “nuova” con un approccio che tenga conto della contemporaneità dei linguaggi, e cosa ancor più ricercata, alla pluralità delle idee su temi condivisi, concepita come ideale prosecuzione dell’impegno profuso dalla Fondazione Teatro Petruzzelli per la promozione della musica contemporanea, dopo appunto la rassegna Aus Italien (premio Abbiati della critica musicale).
Il libretto e la regia de Il labirinto di Creta sono firmati da Paola Ponti e dallo stesso Nicola Piovani, che conduce l’Orchestra e il Coro del Teatro Petruzzelli. Maestro del Coro Marco Medved, regista collaboratore Alessandra Premoli, scene e disegno luci sono di Angelo Linzalata, i costumi sono di Luigi Spezzacatene, il video design di Leandro Summo.
«Il bene è bene, il male è male». Con queste parole semplici e assolute gli autori descrivono il Mito del Minotauro. Una polarizzazione netta e dicotomica, dove il Minotauro rappresenta il Male e il giovane eroe Teseo è il Bene. Il preludio orchestrale dell’opera contribuirà a creare emozioni di paura nel pubblico, in un’accezione divertente come viene intesa dai bambini, quale sentimento elettrizzante. Un inizio ad effetto.
All’apertura del sipario si intuirà quindi un enorme testa di Minotauro, i cui singoli elementi verranno illuminati di volta in volta, per lasciar percepire al pubblico la presenza del Mostro e la sua pericolosità, ma senza svelarne completamente la figura, lasciandolo avvolto nel mistero. Davanti al sipario due narratori, Don Cosimo e Papèla, introdurranno l’antefatto del Mito. Nel libretto sono caratterizzati in maniera polarizzata: uno austero e l’altra macchiettista di varietà.
L’apparizione in scena di Teseo sarà accompagnata da un enorme scudo, che lo incornicia come una figura vascolare dell’antichità e immediatamente lo identifica come Eroe della vicenda, portatore di luce. La musica ipnotica e travolgente di Nicola Piovani disegnerà in scena il dipanarsi di una delle vicende mitologiche più note e suggestive dell’antica letteratura greca, inframmezzata da trovate registiche originali e coinvolgenti.