Le tariffe della tassa sui rifiuti (Tari) 2025 nel capoluogo pugliese restano invariate rispetto a quelle 2024, anche grazie a una serie di entrate che il Comune di Bari può prevedere a copertura del costo di gestione del servizio rifiuti. Tra queste anche il contrasto all’evasione su cui, per le prossime annualità, l’amministrazione sta programmando un’attività per la riscossione delle somme evase e l’individuazione delle utenze attualmente sconosciute e non presenti nella banca dati. È quanto previsto da una delle due delibere approvate dalla giunta e da trasmettere al Consiglio comunale relative all’imposta sui rifiuti della città. Il secondo provvedimento riguarda invece il nuovo Regolamento comunale per la disciplina dell’imposta sui rifiuti, che passerà al vaglio del Consiglio comunale entro il prossimo 30 aprile. Una delle modifiche più importanti riguarda la riduzione delle sanzioni per sproporzione, ovvero, se chi non è in regola con i pagamenti si autodenuncia al Comune prima dei controlli, potrà ottenere una riduzione del 50% della propria sanzione.
Le decisioni
Un’altra novità riguarda il bonus sociale rifiuti per il quale il Comune di Bari ha confermato le agevolazioni già esistenti per le utenze domestiche che si trovino in una comprovata situazione di disagio economico: il nuovo sistema di agevolazione tariffaria, a partire dal primo gennaio 2025, stabilisce una riduzione del 25% della tassa sui rifiuti e individua i beneficiari negli utenti domestici e nei nuclei familiari con Isee non superiore a 9mila 530 euro. Infine, il nuovo regolamento osserva l’uscita parziale o totale dal servizio pubblico per le utenze non domestiche che producono rifiuti urbani.
I controlli
Nel primo trimestre 2025 il Nucleo ispettivo ha eseguito controlli su 317 attività commerciali, con priorità a quelle con volumi elevati di produzione di rifiuti. Di queste sono risultate sconosciute alla banca dati Tari comunale 144 attività, poi invitate a regolarizzare la propria posizione attraverso la compilazione di un questionario. Ad oggi si sono iscritte al registro 17 nuove attività mentre, per le restanti 127, non sono scaduti ancora i termini di riscontro. A questa attività si aggiunge la riscossione coattiva, pensata per incentivare il pagamento dei tributi comunali sia nella fase ordinaria sia in quella accertativa. Nello stesso periodo sono state inviate 211 intimazioni di pagamento, che hanno prodotto 18 piani di rateizzazione, richiesti e concessi, per 1.516.644,92 euro di crediti totali movimentati e 871.741,51 euro già incassati, al netto delle somme relative alle rate non scadute dei piani di rateizzazione concessi.