Cosa accomuna il sogno di fare l’attore, un tiramisù e il lockdown? È la storia di Mattia Paradiso, 33 anni, che appena maggiorenne ha lasciato il suo paese da 25mila abitanti per fare un salto nel vuoto e andare alla ricerca della propria strada. Mai, però, avrebbe immaginato di ritrovarsi nel Regno Unito a preparare dolci in un container.
Il viaggio
Originario di Santeramo in Colle (in provincia di Bari), a 18 anni parte alla volta della Capitale per studiare recitazione ma, anche qui, si scontra con una realtà che inizia a stargli stretta e a 24 anni decide di trasferirsi in Inghilterra per recitare in inglese. «Volevo imparare la lingua e avere più opportunità – racconta – Per quanto Roma sia una città enorme avevo bisogno di cambiamenti, così sono partito. Questo mi ha aiutato tanto per diversi aspetti, anche perché non conoscendo la lingua inglese è stato come ricominciare da zero». Qui Mattia inizia a guadagnarsi da vivere: da un pub passa al magazzino di Amazon, fino a lavorare per il Manchester City, nel Tunnel Club che accoglie i giocatori e le loro famiglie. Poi, nel 2020, arriva la pandemia e il lockdown. «Hanno fermato tutto – ricorda Mattia – Non avevo più un lavoro e dovevo recitare in uno spettacolo, ma anche quello è saltato. Quindi mi sono ritrovato da solo a casa, non potevo tornare in Italia e così sono rimasto a Manchester».
La svolta
Costretto in casa, Mattia inizia a preparare tiramisù e a pubblicare le immagini del dolce su un gruppo locale di Facebook. «Non ho mai fatto un corso di cucina, ma ho messo in pratica quello che mi hanno insegnato mia mamma e mia nonna tanto tempo fa. I vicini hanno visto questa foto e hanno iniziato a scrivermi per chiedermi se lo vendessi. Così ho visto un’opportunità e l’ho colta. Ora sono cinque anni che faccio tiramisù». Dalla cucina di casa passa poi a produrre dolci in uno shipping container, realtà molto comune in Gran Bretagna, «e da lì ho iniziato a spostarmi tra mercatini, festival, da due anni mi occupo anche dei matrimoni. Preparo torte, tiramisù a quattro piani, gusti diversi. Per questo la gente viene da me: può trovarli senza glutine, vegani, senza alcol. La sfida più difficile è stata raggiungere anche clienti italiani, eppure anche da loro viene apprezzato».
Il progetto
Un’attività che è cresciuta anche grazie ai social media e, con le foto postate su Instagram, ha raggiunto ad oggi oltre 6mila follower. «La mia forza sono gli inglesi e tutte le persone che arrivano da altri paesi – spiega Mattia – Io al momento vivo a Sheffield, vicino Manchester, ed essendo una città universitaria arrivano clienti da tutto il mondo». Il segreto del suo successo? La voglia di comunicare. «È più un concetto il tiramisù, non solo un dolce. È l’idea di stare insieme, mangiare insieme. È un modo bello di trasferire positività». Ora, aggiunge, «sto cercando un negozio più grande» così da avere uno spazio «in cui le persone possano sedersi a mangiare e magari bere un caffè, stare insieme».
Passione e radici
Tra un dolce e un festival, però, quella per la recitazione è una passione che Mattia non ha mai abbandonato, dividendosi tra le due carriere. Da un lato la cucina, dall’altro il palco. Dalle pubblicità in tv al teatro, fino a interpretare un ruolo nella mini serie italo-francese, trasmessa sulla Rai, “Il conte di Montecristo”. «Sto provando a gestire le due cose. Trovandomi in Inghilterra in un momento negativo come quello del Covid, ho cercato di ricavarne qualcosa di positivo. Ho avuto a disposizione del tempo e ho provato a fare qualcosa per me. A crearmi un lavoro». Tornare in Puglia? «Io sono spesso a casa, ma quando ti abitui a un certo modo di vivere è difficile abbandonarlo. Però mai dire mai» conclude Mattia sottolineando come, pur vivendo a migliaia di chilometri di distanza, fondamentale resti «il collegamento con le radici» e «con i valori che mi ha insegnato la mia famiglia».