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Stop al corso per radiologi all’UniBa: «Una scelta che mette a rischio il diritto alla salute»

«Una bomba sociale sta per esplodere nell’inerzia di tutti». A lanciare l’allarme è Paola Bruno, segretaria generale Uil Fpl Puglia, che torna sullo stop del corso di laurea in tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia dell’Università di Bari. «Per il secondo anno consecutivo Uniba non avvia il corso - spiega - Fra qualche…
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«Una bomba sociale sta per esplodere nell’inerzia di tutti». A lanciare l’allarme è Paola Bruno, segretaria generale Uil Fpl Puglia, che torna sullo stop del corso di laurea in tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia dell’Università di Bari. «Per il secondo anno consecutivo Uniba non avvia il corso – spiega – Fra qualche anno quando lasceranno il lavoro tutti coloro i quali raggiungeranno l’età pensionabile questo delicato settore del campo sanitario rimarrà vuoto per le esigenze dell’intera regione. Ancora una volta le scelte scellerate della politica minano il diritto alla salute».

Un settore a rischio

Sul tema è intervenuta anche l’Ugl Salute, che spiega come la carenza formativa di tecnici di radiologia in Puglia rappresenta uno degli esempi più evidenti di mismatch tra domanda e offerta di lavoro, nonché «un problema che le istituzioni universitarie e regionali devono affrontare per evitare ricadute negative» sulle strutture sanitarie, pubbliche e private, così come sia sui giovani e le loro famiglie. Si tratta di una professione sanitaria che, stando ai dati AlmaLaurea, a livello nazionale registra un tasso di occupazione a un anno dalla laurea pari al 78,6%. «Questa mancata attivazione riduce ulteriormente la disponibilità di professionisti in un settore essenziale per la salute dei cittadini che garantiscono diagnosi tempestive tramite mammografie, Tac, risonanze magnetiche, radiografie e altre indagini fondamentali. Eppure – affermano Giuseppe Mesto, segretario della Ugl Salute Puglia e il dirigente regionale Antonio Alemanno – l’interesse dei giovani verso questa professione è elevatissimo: la media nazionale è di 2,5 domande per posto a bando, ma l’anno scorso in Puglia si sono registrate 118 domande per soli 30 posti a Barletta e, due anni fa, 281 domande per 50 posti a Bari. Più del doppio della media nazionale».

L’appello alla Regione

Alla base delle motivazioni espresse, dunque, l’Unione generale del lavoro invita la Regione Puglia a intervenire direttamente sull’Università di Bari e, se necessario, sulle sedi di Foggia e Lecce per favorire il ripristino del corso di laurea. «In una regione dove la disoccupazione giovanile è al 27,7%, ben oltre la media nazionale, non è accettabile privare i nostri giovani di un’opportunità formativa con alto valore sociale e immediate prospettive occupazionali. La Ugl Salute Puglia – concludono i sindacalisti – si rende disponibile sin da subito a collaborare con le istituzioni regionali e universitarie per mappare il fabbisogno di tecnici di radiologia, soprattutto nelle strutture della sanità privata, contribuendo così a una programmazione formativa più coerente con le reali esigenze del territorio».

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