L’assessore comunale alla Conoscenza, Vito Lacoppola, ha promosso il percorso e la due giorni dedicata agli Stati Generali della città capoluogo. Un percorso articolato, partito lo scorso maggio che ha coinvolto diversi operatori non solo dei servizi sociali per avviare una nuova visione delle politiche partecipate nei confronti dell’infanzia.
Assessore Lacoppola cosa significa per una città ascoltare davvero le famiglie e i bambini?
«Significa ascoltare innanzitutto le esigenze delle famiglie per arrivare ad una comunità educante sempre più equa, inclusiva e responsabile. Significa dare la possibilità ai bambini alle bambine e di crescere di giocare in spazi armoniosi che possano farli sentire veramente partecipi di una comunità a misura di bambino».
Qual è la visione politica e culturale per guidare il percorso del futuro Zerosei a Bari?
«Il Comune di Bari ha iniziato da qualche anno un percorso che lo porterà alla realizzazione di un piano straordinario per l’infanzia che gli permetterà di dare attuazione al sistema integrato ZeroSei, già normato dal decreto legislativo 65 del 2017».
E qual è il vostro obiettivo?
«Il nostro obiettivo è quello di poter finalmente avere in città dei voli per l’infanzia dove vi è un’unica linea educativa sullo Zerosei dove si possa dare contestualmente anche supporto alla genitorialità e quindi in questa maniera dare contrasto alle povertà educative e soprattutto alla denatalità».
In che modo gli Stati generali dell’Infanzia possono diventare un modello per altre città?
«Gli Stati generali dell’infanzia sicuramente possono rappresentare un modello da esportare nelle altre città italiane partendo dal sistema di rete partendo dalla partecipazione che ha visto intorno ai nostri tavoli per mesi tutti gli enti le istituzioni le associazioni del terzo settore del privato sociale confrontarsi sulle tematiche per le quali dobbiamo lavorare ogni giorno affinché i nostri bambini e le nostre bambine si sentano realmente partecipi di una città educante»
Qual è il futuro per i bambini e le bambine di Bari?
«Noi vorremmo realizzare una città misura di bambini e bambine, perché se va bene per loro va bene per tutti. Una città dove i bambini e le bambine possano trovare spazi accoglienti opportunità e relazioni che gli permettono di sviluppare le proprie attitudini, le proprie potenzialità sin dai primi anni di vita e garantiscano loro dei servizi educativi sempre più inclusivi e di qualità servizi educativi che sono servizi di conciliazione tra la propria vita familiare e la propria vita lavorativa».
Perché un percorso così articolato?
«Per l’elaborazione di un Documento programmatico che possa finalmente rendere attuale e realizzato il sistema integrato ZeroSei, dove vi sia una unica linea educativa sia nei nidi che nelle scuole dell’infanzia un sistema che si affianchi a quel piano straordinario dell’infanzia che il Comune di Bari ha avviato e che vedrà la creazione di ben dieci nidi nella nostra città grazie ai fondi del Pnrr, in questa maniera contiamo di annullare quelle liste di attesa che oggi sono problematiche per centinaia di famiglie che non riescono ad entrare nelle nostre scuole comunali».









