Nessun passo avanti sullo scorporo dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII dal Policlinico di Bari e il suo passaggio alla Asl stabilito per legge nell’ultimo bilancio regionale. A dispetto della norma gli enti interessati non vogliono saperne di dare esecuzione così com’è emerso ieri in commissione regionale bilancio durante le audizioni del dottor Giuseppe Volpe, che sovrintende alla separazione delle due aziende e del direttore sanitario dell’Ospedale pediatrico Giovanni XXIII Livio Melpignano. Assenti, invece, il Policlinico di Bari e il Dipartimento regionale Promozione della salute. Volpe ha spiegato di aver avviato attività di verifica sui vari servizi del presidio ospedaliero (cup, farmacia, gestione dell’approvvigionamento etc) nonché sullo stato dei luoghi e dei reparti. All’effettivo compimento di passi significativi sulle formule operative da mettere in campo manca però la verifica circa le disponibilità del personale a proseguire con il Giovanni XIII oppure con il Policlinico.
L’incontro rinviato
Il responsabile del traghettamento giuridico amministrativo ha riferito che il direttore generale del Policlinico avrebbe dovuto convocare per il 3 febbraio i sindacati per prendere i primi accordi ma tale incontro è stato rinviato al 13 febbraio. Riscontrato che al momento nulla si è ancora mosso, il presidente Tammacco ha aggiornato le audizioni al 24 febbraio, chiedendo a Volpe di far pervenire alla Commissione una relazione sulle interlocuzioni avviate con il Policlinico. Il presidente ha anche evidenziato, come emerso nella seduta del 27 gennaio nell’intervento della dirigente del servizio Strategie e governo dell’assistenza ospedaliera Antonella Caroli, che oltre al passaggio del personale esiste un problema di ridefinizione delle unità operative e della loro strutturazione, che deve passare da un atto di giunta che adegui il piano ospedaliero regionale e riveda poi gli assetti organizzativi.
Lo stallo
Uno stallo che ha scatenato la reazione del consigliere regionale Fabio Romito della Lega, uno dei più fervidi sostenitori dell’autonomia dell’ospedale pediatrico di Bari. «Entro giugno si completi lo scorporo», ha commentato ieri Romito ricordando i passaggi critici dell’audizione della commissione. «Al momento nulla si è ancora mosso nel concreto, ma con la forza e determinazione che non ci è mai mancata – attacca Romito- chiediamo che si proceda speditamente e che, entro 15 giorni da oggi, il dipartimento alla Salute faccia quanto di sua competenza e detti un cronoprogramma serio e affidabile affinché quelle azioni siano tutte quantomeno avviate. Entro e non oltre il prossimo giugno è necessario che questo scorporo sia concluso e siano poste serie basi perché entro un anno si possa parlare di autonomia del Giovanni XXIII».