«L’educazione civica e la sicurezza stradale sono state trascurate troppo a lungo. È ora che tornino al centro del dibattito, perché i numeri degli incidenti stradali e dei morti continuano a essere drammatici». Non usa mezzi termini Lorenzo Moretti, medico e vicepresidente della fondazione “Ciao Vinny”, che da anni si occupa di sensibilizzare sul tema della sicurezza stradale soprattutto i più giovani.
Le cinque vittime di ieri sono solo le ultime di una lunga serie. La situazione è fuori controllo? Cosa dicono i numeri?
«I numeri parlano chiaro da mesi. Già le stime Istat sugli incidenti del 2024 avevano attestato un aumento sia dei sinistri che della mortalità in Italia, pari a un +5% circa. C’è chiaramente qualcosa che non sta funzionando, nonostante ci si sia decisi a intervenire sul fenomeno con le nuove regole più restrittive del codice della strada. Possiamo discutere se sia stato fatto bene o male ma solo il tempo ce lo potrà dire con sicurezza. L’importante è stato mettere di nuovo un problema che negli ultimi 20 anni è stato fortemente trascurato».
Cosa si può fare per mettere un freno alla strage?
«È arrivato il momento di ricominciare a fare educazione vera su questo tema. Sono aumentate le sanzioni e le restrizioni, ma l’unica cosa che non è stata programmata se ci pensiamo è l’educazione alla sicurezza stradale e al comportamento alla guida nei confronti dei giovani. I ragazzi di oggi vengono bombardati da video online che promuovono ed esaltano comportamenti scorretti, ma non hanno nessuno a educarli o a fornire modelli corretti. È l’unica strada davvero percorribile e noi di “Ciao Vinny” ci stiamo impegnando proprio su questo fronte per cercare di colmare la mancanza, vogliamo lanciare un testo innovativo sulla sicurezza stradale. Uno strumento che a oggi manca».
Quali sono i rischi che i ragazzi sottovalutano di più oggi?
«I ragazzi hanno come modello tutto quello che vedono su internet. I telefoni cellulari sono sempre a portata di mano, anche quando sono alla guida, e costituiscono una, se non la prima, causa di distrazione e di incidenti. Anche i numeri lo confermano. E poi c’è ovviamente la velocità, che combinata al fattore della distrazione, miete più vittime in assoluto sulle strade. Due comportamenti che su internet vengono spesso esaltati».