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Sicurezza a Bari, nei prossimi giorni Piantedosi in città. La Lega: «Meglio i presidi di polizia che i tavolini»

La Lega prende ancora una volta distanza dalla soluzione di sistemare tavolini e sedie nelle piazze colpite dal fenomeno di spaccio di crack e violenze che finiscono nel sangue e chiede una reazione di forza con le forze di polizia che diventino protagoniste attive nelle zone più a rischio. «Abbiamo uno strumento come la Polizia Locale che non va impiegata solo per fare multe agli automobilisti o agli esercizi commerciali ma, come si fa in tutta Italia, per coadiuvare le forze dell’ordine a presidiare il territorio» spiega Fabio Romito.

L’incontro

Ieri mattina una delegazione del centrodestra, composta dal deputato Rossano Sasso e dai consiglieri comunali Fabio Romito Giuseppe Carrieri e Livio Sisto, è stata ricevuta dal prefetto di Bari Francesco Russo per chiedere a gran voce una risposta all’ondata di violenza di queste settimane. «L’allame sociale è sotto gli occhi di tutti: violenze, furti rapine scippe, risse tra bande – commenta il deputato leghista – evidentemente la situazione non è più quella di una città in cui tutti amavamo dire “nessuno è straniero”. Ci sono stranieri che si sono integrati, ma ce ne sono altrettanti che sono delinquenti». Per Sasso non si tratta più di una questione politica che coinvolga la destra o la sinistra ma di una necessità di riappropriarsi, dopo una certa ora la sera, di piazza Cesare Battisti, piazza Moro, molo Santa Lucia. Sullo sfondo l’invocazione di una visita a Bari del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che con ogni probabilità presidierà il prossimo Comitato di Sicurezza.

Dal prefetto

Per trenta minuti i quattro esponenti del centrodestra sono rimasti a colloquio col prefetto Russo. Alla stampa non è stato consentito l’accesso al vertice ma il contenuto è stato parzialmente svelato dagli stessi partecipanti solo alla fine della consultazione. «Possiamo comunicare una buona notizia ai baresi: i rinforzi del reparto Prevenzione Crimine (12 pattuglie della Polizia di Stato, ovvero poco meno di 40 agenti, ndr) mandati settimane fa in città dal Governo, rimarranno anche durante le prossime settimane, non per attività spot (mirate), ma per garantire una presenza quotidiana. Un sindaco però non può dire che la sicurezza non è di sua competenza» conclude Sasso. «Chiediamo che anche l’amministrazione comunale faccia la sua parte, mettendo in sicurezza se stessa e i baresi – annuncia Romito che procede poi a spiegare come agli agenti di Polizia Locale manchino gli strumenti per poter far fronte alle diverse situazioni di emergenza – non hanno divise e guanti anti taglio, non hanno lo spray al peperoncino e nemmeno un manganello. Rispetto a chi crede che la sicurezza si possa raggiungere attraverso sedie e tavolini, che in altre zone della città vengono rimossi, noi rispondiamo che si realizza tramite un presidio costante del territorio. Questo è quanto chiesto al prefetto e quanto chiederemo in consiglio comunale, insieme all’intero fronte dell’opposizione alla presenza dello stesso funzionario del Governo».

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