Tutto ruoterebbe almeno su due assunzioni sospette di persone legate a ambienti della criminalità organizzata. Parallelamente, è finito in manette anche il pregiudicato locale Francesco Devito, ritenuto vicino al clan Parisi, elemento che rafforza l’ipotesi di intrecci tra criminalità organizzata e contesti istituzionali. Si fa sempre più teso il clima investigativo attorno alle vicende giudiziarie che hanno travolto il mondo politico e amministrativo modugnese.
Un’inchiesta dai contorni, ancora, in evoluzione che, nelle ultime settimane, ha prodotto sviluppi rilevanti e alimentato un diffuso senso di inquietudine in città. L’arresto dell’ex assessore Lopez ha rappresentato uno spartiacque, segnando un punto di non ritorno per l’amministrazione comunale. A questo si è aggiunta l’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco Bonasia, atto che, pur non equivalendo a un’accusa formale, conferma l’attenzione degli inquirenti su più livelli dell’apparato amministrativo. In questo quadro già complesso si inseriscono le numerose segnalazioni anonime che stanno circolando negli ambienti cittadini e che, secondo indiscrezioni, sarebbero al vaglio degli investigatori. Materiale eterogeneo che potrebbe contribuire ad ampliare il perimetro dell’indagine.
A pesare ulteriormente sull’amministrazione comunale sarebbero ora le dichiarazioni rese dall’ex assessore Lopez. Le sue parole, messe a verbale, sembrerebbero delineare un sistema di relazioni e decisioni interne che rischia di coinvolgere direttamente altri esponenti dell’attuale governo cittadino. Una ricostruzione che, se confermata, potrebbe aggravare il quadro accusatorio. Nel frattempo, a Modugno il dibattito politico è paralizzato e il clima resta carico di tensione.
La cittadinanza osserva con attenzione l’evolversi degli eventi, mentre si attendono nuovi atti da parte della magistratura che potrebbero segnare ulteriori sviluppi in una vicenda ancora tutta da chiarire.








