Si è conclusa ieri a mezzanotte la prima fase relativa alle prelazioni della campagna abbonamenti del Bari e i numeri come immaginabile sono molto modesti. Da lunedì 4 agosto, giorno in cui i vecchi abbonati potevano decidere se confermare o meno il precedente abbonamento: il dato è che più di 1.400 tifosi hanno scelto di rinnovare la propria fidelizzazione.
I numeri
Ci si aspettava sicuramente numeri al ribasso, visto il clima di sfiducia attorno alla squadra e lo scenario emerso non ha rivelato grandi sorprese. Su 7.154 abbonamenti della scorsa stagione staccati da tifosi del Bari, circa il 20% ha dato ancora fiducia alla società dei De Laurentiis. Un dato che fotografa in modo eloquente la frattura tra la piazza, la squadra e l’attuale gestione. Va detto come nel totale sono conteggiate soltanto le tribune, ad eccezione dei settori Poltronissime e Autorità, e i due settori Curva Nord e Curva Sud, che non avendo i segnaposto, non potevano essere oggetto di prelazione da parte dei vecchi abbonati.
Le parole di De Laurentiis
Risuonano allora le parole dell’amministratore unico Luigi De Laurentiis, che in ritiro disse: «Se si è amanti della propria squadra e se si crede veramente di poter venire allo stadio per sostenerla, allora si tornerà. È importante sostenere questo lavoro, questa squadra e questo allenatore tornando tutti allo stadio». L’invito, invece, si è trasformato in un disastro comunicativo e numerico, che apre interrogativi pesanti sul rapporto tra la tifoseria e la società. La proiezione finale, con la data ultima fissata per il 31 agosto, giorno del match col Monza, vedrebbe il Bari chiudere con 4mila abbonati, numeri risalenti all’era Matarrese. Domani invece partirà la vendita libera, ma la sensazione è che neanche l’arrivo del barese doc Partipilo potrà sovvertire questo triste vortice negativo e riportare l’entusiasmo tanto auspicato attorno al mondo Bari.
