Un rogo è divampato nella notte nelle campagne a nord del quartiere Santa Rita. Sul posto sono tempestivamente intervenuti gli operatori delle Guardie ambientali d’Italia (Gadit) della sezione Bari-Valenzano.
Le Guardie ambientali si sono imbattute in un deposito di rifiuti abusivo su cui era stata gettata della benzina e quindi appiccato il fuoco da cui si è innalzata una spessa colonna di fumo. Le fiamme e il rogo erano visibili dalla strada prospiciente e i passanti hanno allertato il corpo delle Guardie ambientali che, tempestivamente intervenute, sono riuscite a spegnere le fiamme. Domato il rogo, gli operatori del Gadit si sono ritrovati davanti a un accumulo di rifiuti, rappresentato in larga parte dai resti di mobili ammassati l’un l’altro. I responsabili, non ancora identificati, rischiano ora dai tre ai sette anni di reclusione.
Il rione di Santa Rita, costituito da molti terreni agricoli, è spesso al centro della cronaca cittadina per il verificarsi di questi roghi incontrollati che rappresentano non solo un grave rischio per la biodiversità dei terreni, ma finiscono per diventare un pericolo anche per i residenti. Proprio nell’ottobre scorso, in seguito alle numerose segnalazioni di incendi nelle zone di Santa Rita e Japigia, il sindaco Antonio Decaro, preoccupato dall’estensione del fenomeno, aveva scritto alla prefetta Antonia Bellomo. In seguito alla sollecitazione del primo cittadino, era stato istituito un tavolo di lavoro con i vertici provinciali delle forze di polizia, il comandante della Forestale, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, i comandanti della polizia locale di Bari e della polizia metropolitana. In quell’occasione era stata messa a punto una strategia di controllo in zone ben individuate, con l’ausilio di tecnologie in grado di intercettare i comportamenti scorretti e risalire ai relativi autori passibili di sanzioni fino alla denuncia penale per reati ambientali.