Due uomini sono stati sorpresi dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Bari mentre appiccavano il fuoco ad alcuni rifiuti pericolosi nelle campagne di Sannicandro. Entrambi, in applicazione della nuova normativa ambientale, sono stati arrestati. Il gip del Tribunale di Bari ha poi liberato uno dei due mentre l’altro è stato posto ai domiciliari.
I fatti risalgono a martedì scorso, 9 settembre. I militari, durante un’attività di monitoraggio del territorio, hanno notato i due all’interno di un uliveto mentre appiccavano il fuoco a una grande quantità di rifiuti speciali pericolosi, costituiti da truciolato di legno misto a piombo.
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, l’obiettivo era quello di recuperare il piombo e smaltire, con il fuoco, i rifiuti rimasti. Così facendo, però, residui del metallo pesante finivano sul terreno con il rischio di compromettere una porzione dell’uliveto di circa 700 metri quadrati.
L’area – insieme ai rifiuti ancora non bruciati e all’auto utilizzata per trasportarli – è stata sequestrata mentre per i due è scattato l’arresto.

