Sanità, impiantati a Molfetta neuromodulatori per patologie urologiche in tre pazienti

Dopo l’ospedale “Di Venere” di Bari e il “San Giacomo” di Monopoli, anche nell’ospedale di Molfetta è possibile impiantare un nuovo sistema di neuromodulazione sacrale in grado di risolvere problematiche urologiche che impattano sulla vita quotidiana dei pazienti.

Si tratta di un’importante innovazione che, grazie all’uso di nuove tecnologie e all’esperienza clinica degli operatori nei diversi centri specializzati dell’Asl Bari, può migliorare sensibilmente la vita delle persone.

Nei giorni scorsi, l’équipe dell’unità operativa complessa di Urologia, diretta dal dottor Alfonso Lorusso, ha impiantato dei neuromodulatori sacrali di ultima generazione in tre pazienti affetti da incontinenza urinaria e ritenzione urinaria cronica.

Il nuovo dispositivo è un pacemaker impiantabile in caso di disfunzioni vescicali: quando la vescica funziona troppo o funziona poco è stimolata dal neuromodulatore sacrale, che viene impiantato dopo aver eseguito un test di prova preliminare con esito favorevole.

I tre pazienti sono stati già dimessi con risultato positivo e la ripresa della normale funzionalità. Il neuromodulatore di ultima generazione è un’apparecchiatura di facile gestione, ha una batteria che dura circa 10 anni, consente numerose impostazioni di controllo con un telecomando ed è compatibile, nel caso in cui si presenti la necessità, con la risonanza magnetica.

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