Camminando per le vie del centro, da corso Vittorio Emanuele verso piazza del Ferrarese, l’emozione era palpabile. Assiepati lungo le transenne si aspetta tutti insieme, come da tradizione, il passaggio del corteo storico. Il silenzio e la devozione accolgono gli oltre 700 figuranti scelti per animare la rievocazione della vita e dei miracoli compiuti da San Nicola. Tra figuranti, sbandieratori e marinai riprende vita la Bari del 1087, ponte tra Oriente e Occidente.
E anche per questa edizione 2023, il Corteo Storico è riuscito a mantenere una fortissima aderenza alle tradizioni storiche e culturali di questa manifestazione, dando risalto ai contenuti sacri e tenendo fede a quanto avvenne secoli fa. Gli spettatori hanno potuto così rivivere l’atmosfera di quell’epoca, immergendosi nelle atmosfere, nelle luci e nei costumi di un passato che ha ancora oggi tanto da raccontare.
La giornata di celebrazioni è iniziata però già nel pomeriggio alla baia di San Giorgio, dove si è tenuta la processione con il quadro del Santo che, dopo la messa presieduta dal rettore della Basilica, padre Giovanni Distante, è stato imbarcato sul peschereccio e trasportato via mare fino in città. Una volta arrivato al molo Sant’Antonio, il quadro è diventato parte integrante del Corteo storico, che è partito alle 20.30 da piazza Federico II di Svevia. L’effigie del Santo a bordo della riproduzione della “Caravella”, attorniata dai figuranti in processione, ha percorso le strade di Bari per giungere, alle 22.30 circa, nella piazza della Basilica, dove è stata consegnata ufficialmente nelle mani del priore della Basilica e del sindaco della città. Ad incantare i tanti spettatori, anche il momento dedicato allo spettacolo di danza aerea ideato dalla coreografa Elisa Barucchieri che si è svolto in due momenti: in piazza della Libertà e nella piazza della Basilica all’arrivo del quadro di San Nicola.
L’appuntamento di ieri è stato solo l’inizio, la prima tappa verso la giornata di martedì, quella che tradizionalmente viene definita la “festa dei baresi” vera e propria, dove la spiritualità cede definitivamente il passo al divertimento e alla leggerezza.