Ottima vittoria del Bari sul difficile campo di Salerno. A fine gara l’analisi di mister Longo: «Il secondo tempo è figlio e frutto di qualche pareggio di troppo, c’era grandissima concentrazione nel cercare di portare a casa il risultato con la cattiveria agonistica. Ho visto una risposta, serve interpretare anche questi momenti. I ragazzi sono superlativi per come l’hanno fatto. Le grandi squadre non sempre vincono creando tanto, oggi nelle prime tre occasioni abbiano fatto due gol». Longo ha proseguito: «Ci aspettavamo che la Salernitana giocasse con il 4-3-3, fino a ora non aveva mai cambiato, mentre questa volta usavano il 4-3-1-2. Ci sono serviti dei minuti per trovare le giuste distanze, la scelta dei due attaccanti è stata fatta per portare pressione sulla linea avversaria, potevamo puntarli e creare pericoli. È uno step di crescita di una squadra che deve saper fare le sfide sporche».
I singoli
Longo parla di Simic, alla prima da titolare al posto del capitano: «La squadra ha lavorato bene, come sempre reputo le due fasi importanti e positive nel momento in cui undici giocatori lavorano bene. Simic aveva due avversari che si sposano con le sue caratteristiche, ha grande struttura ed è forte nei duelli, ha usato tutta la sua esperienza. Vicari era in formazione, poi ha avuto un fastidio che non gli permetteva di essere della partita e di conseguenza abbiamo cambiato». Longo ha parlato anche di Radunovic: «Non avevo dubbi della sua fermezza, era in una crescita importante, un errore non deve condizionarti. Oggi è stato determinante, facendo una parata su Verde da grandissimo portiere».
Il momento del Bari
Longo chiude parlando del momento del club: «Vincere prima di una sosta permette di lavorare serenamente. Io sono contento del percorso di questo Bari, ricevere qualche critica è normale ma dall’interno dobbiamo rimanere lucidi. Undici risultati utili consecutivi non sono scontati, qualche partita sembrava vinta ma oggi abbiamo dato la dimostrazione di essere uniti. La cosa importante è lavorare duro, i ragazzi si fanno in quattro anche quando i risultati fanno vedere le cose in maniera distorta, sul lungo verranno premiati». E ancora: «L’obiettivo del Bari non cambia. I biancorossi sono ripartiti da un’annata molto difficile, da una fase di ricostruzione. Siamo una squadra che ha cambiato tutto dopo 3 mesi e mezzo di lavoro. Capisco giustamente gli ambienti e le tifoserie che vorrebbero tutto subito, ma nel calcio c’è programmazione e pazienza. Non si creano delle dinamiche in poco tempo facendo solo il mercato e basta. Bisogna conoscere, migliorare e saper sbagliare».