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Rifiuti incendiati e lavoratori in nero, sequestrata una discarica abusiva a Bari: una denuncia – VIDEO

Un’area di 30mila metri quadrati è stata sequestrata a Bari perché adibita a discarica abusiva. Nel terreno, stando a quanto accertato dai carabinieri forestali, i rifiuti venivano anche incendiati. Tra le accuse a carico della responsabile – titolare di un’azienda -, che è stata denunciata, si ipotizzando anche i le accuse di traffico organizzato di rifiuti e inquinamento ambientale, oltre all’impiego di lavoratori in nero.

La discarica abusiva è stata scoperta dai carabinieri Forestali di Bari, supportati dai colleghi dell’Ispettorato del lavoro, a seguito di controlli effettuati anche con un drone. Sarebbe stato così accertato che in un’azienda di recupero rifiuti, che si trova in una cava ancora attiva, si sarebbero verificati diversi episodi di combustione di rifiuti uno dei quali era in corso quando i militari hanno effettuato l’accesso: bruciava materiale in plastica e scarti di lavorazione edile misti a residui vegetali. Il rogo stava sprigionando una densa colonna di fumo.

All’interno dell’azienda è stata inoltre accertata la presenza di ingenti quantitativi di rifiuti, superiori ai limiti autorizzati e su aree prive di pavimentazione idonea, nonché la mancanza di un impianto per il trattamento delle acque meteoriche.

I carabinieri del nucleo Ispettorato del lavoro hanno disposto la sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di lavoratori in nero in percentuale superiore al 10% e hanno riscontrato altre irregolarità rispetto alla normativa relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro, contestando un’ammenda di circa 30mila euro e sanzioni amministrative pari ad euro 6.400.

La titolare dell’azienda è stata denunciata all’autorità giudiziaria e l’area è stata sottoposta a sequestro, convalidato dal gip di Bari.

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