Lotta alla precarietà, internazionalizzazione, spazi per gli studenti e dialogo. Questi i punti cardine su cui si sviluppa il programma di Paolo Ponzio, direttore del dipartimento di Ricerca e innovazione umanistica dell’Università di Bari e direttore del Teatro pubblico pugliese in corsa per il ruolo di rettore insieme ad altri cinque papabili successori di Stefano Bronzini, in carica fino al 30 settembre. In vista della scadenza dei termini del bando per ufficializzare la propria candidatura, Ponzio ha illustrato davanti a un’aula gremita la propria idea di Università. «Orizzonte Uniba traccia una visione, che è quella che guarda la nostra realtà per cercare di capirne i confini e attraversarli – ha spiegato Ponzio – Noi crediamo che l’Università sia una realtà pubblica, indipendente e autonoma. Che il valore della conoscenza sia un valore pubblico. Siamo un’università che ha a che fare con l’alta formazione che non è solo professionale, ma che in qualche modo dà delle indicazioni anche al mercato del lavoro».
La visione
L’idea portata avanti dal candidato rettore vede un Ateneo «democratico» che non sia rappresentazione di un’università del profitto, commerciale e privata. Ma che sia invece libera e indipendente anche dalla politica, «con cui noi vogliamo però dialogare», specifica. Fondamentale sarà sottolineare l’importanza del valore «di ognuno di noi, dalla ultima matricola al personale che fa parte della nostra comunità», perché chiunque è «indispensabile per i processi e i flussi della nostra università». Alla base del suo pensiero c’è il concetto di welfare aziendale, che guardi alla salute e al benessere di studenti, professori e dipendenti. «Il nostro valore più grande sono gli studenti – aggiunge – Dobbiamo dialogare con loro e quando ci dicono che hanno bisogno di spazi, vuol dire che dobbiamo dargli la possibilità di vivere i luoghi universitari. Luoghi con cui condividere la nostra appartenenza a un territorio, a una città».
Debolezze e punti di forza
«La più grande lacuna da colmare è sicuramente la nostra esposizione all’esterno», ha poi spiegato Ponzio. Sia da un punto di vista della ricerca che della didattica. Di qui, la necessità di migliorare l’internazionalizzazione di Uniba. «Da un punto di vista dell’università – aggiunge – fondamentale è la lotta al precariato, perché abbiamo anche un valore sociale e dobbiamo ricordarlo. Come università di Bari siamo contro ogni forma di sfruttamento del lavoro. Dobbiamo adeguare gli stipendi di una parte del personale universitario agli standard europei». L’Università «è sinonimo di responsabilità sociale», afferma infine il candidato, e questo «noi lo sappiamo benissimo» perché, nel 2025, «rappresentiamo ancora un ascensore sociale per le famiglie. La nostra è una responsabilità e ha bisogno di cooperazione».