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Retake compie 10 anni, Fabrizio Milone: «Mi batto per una Bari più bella e pulita» – L’INTERVISTA

La “rivoluzione gentile” della cittadinanza attiva compie dieci anni e continua a colorare la città promuovendo il principio del bello in tutte le sue forme: si chiama Retake ed è un movimento spontaneo no-profit partito da Roma, da un gruppetto di studenti e sparso in più di 50 città italiane e ha un obiettivo lodevole:…

La “rivoluzione gentile” della cittadinanza attiva compie dieci anni e continua a colorare la città promuovendo il principio del bello in tutte le sue forme: si chiama Retake ed è un movimento spontaneo no-profit partito da Roma, da un gruppetto di studenti e sparso in più di 50 città italiane e ha un obiettivo lodevole: l’attenzione verso l’ambiente, la cura dei luoghi e dei beni comuni, la diffusione di un senso di appartenenza verso tutto ciò che è condiviso. Da nove anni il capofila a Bari è il 46enne Fabrizio Milone, laureato in Ingegneria meccanica e con un lavoro in un’azienda locale.

Come è sbocciata l’energia di prendere pale e secchi e mettersi a pulire di propria iniziativa zone degradate?

«Per il desiderio impellente di vedere la città meno sporca e triste. Bari non mi piaceva. Dopo la laurea, nel 2004, sono andato a studiare in Finlandia e lì ho conosciuto il “mondo perfetto”, quello dove c’è un alto livello di istruzione civica e le persone di fronte ad un problema di interesse comune non si girano dall’altra parte; una realtà dove c’è un rispetto per l’ambiente a tutto tondo, così come in altre città europee che ho visitato. I miei ricordi di quel luogo sono rimasti nitidi: si vive a contatto con la natura, si esce dalle case e si vedono le renne e le persone, per dirne una, son quasi tutte vegetariane. Come si fa poi a tornare qui e a ignorare ciò che ci circonda? Strade piene di immondizia, muri grigi e si assiste ad atti vandalici di ogni tipo. Ti viene voglia di non lamentarti e attivarti».

E cosa ha fatto da subito?

«Ho iniziato a pulire, da solo, una spiaggetta a Palese e ho postato le foto su Fb. Mi ha poi contattato la responsabile di Retake di Modugno, Elisabetta, e mi ha detto “guarda che puoi aiutarci anche a Bari, siamo in pochi e c’è tanto da fare”. Così mi sono unito a quei pochi volontari di allora con il desiderio di cavalcare quell’onda associativa che, di anno in anno, diventa sempre più grande».

Oggi, le pagine social di Retake contano migliaia di follower e l’appello a unirsi nelle tante iniziative evidenziate è sempre aperto a tutti. Qual è il bilancio di questi dieci anni?

«Abbiamo ripulito, con molta fatica, i muri di 19 scuole; poi avviato i progetti di piantumazione in diverse aree e negli ultimi tre anni realizzato 29 murales, compreso l’ultimo di Tiziano Terzani creato da Fedeliano Nacucci e recentemente inaugurato nel parco “Don Tonino Bello” tra omaggi musicali e momenti teatrali con l’attore Lino De Venuto».

Lei da nove anni si adopera, instancabile, nonostante famiglie e professione. Si alza alle 6 e inizia a “tartassare” le amministrazioni. Cosa la porta a non abbattersi mai e a fare di ogni muro un’opera d’arte?

«Per illuminare il posto in cui viviamo e per la speranza che quello faccio diventi un modello, a partire dai più piccoli. Mio padre lavorava in fonderia e quando ero piccolo mi parlava di inquinamento; mi portava poi a fare delle scampagnate e la sua sensibilità per l’ambiente mi ha invogliato ad unirmi ai boyscout».

Con i suoi progetti originali – penso per esempio all’urbanistica tattica – ha mai pensato di entrare in politica?

«Faccio tutto questo perché mi fa star bene, non altro. Per anni son stato criticato da chi pensava mi attivassi per un tornaconto. È difficile abbattere il muro del sospetto. Invece è così chiaro quello che diceva Albert Einstein: “Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo”».

L’obiettivo è svegliare le coscienze civiche sulla scia di un benessere comune?

«L’uomo ha distrutto tanto e ora sente il bisogno di tornare al contatto con la natura e la bellezza. Non sono io che cerco volontari, sono gli altri, sempre di più, a contattarmi e ad auspicare un futuro fatto di bellezza».

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