La Regione Puglia dà attuazione concreta alla legge regionale del 2024 sui diritti LGBTQ+ finanziando due borse di dottorato di ricerca nell’ambito del Dottorato di Interesse Nazionale in Gender Studies, promosso dall’Università degli Studi di Bari.
L’investimento complessivo ammonta a 142.043,90 euro e formalizza un Accordo di collaborazione tra il Dipartimento Welfare e il Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Ateneo barese. Le linee di ricerca saranno specificamente dedicate ai temi del gender gap, delle discriminazioni e dei processi di inclusione sociale.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha sottolineato la valenza politica e culturale dell’iniziativa. «Con questo intervento affermiamo con forza che il sapere è la prima forma di libertà – ha dichiarato Emiliano -. La conoscenza e la ricerca scientifica sono gli strumenti più potenti per combattere discriminazioni e stereotipi».
Il consigliere delegato al Welfare, Ruggiero Mennea, ha ribadito che la Legge Regionale 25/2024 non è solo un manifesto, ma una «piattaforma di lavoro». «Le borse di dottorato che oggi finanziamo rappresentano uno strumento con cui i valori sanciti dalla legge diventano ricerca, formazione, cultura. Significa investire sul futuro», ha aggiunto Mennea, rimarcando l’obiettivo di rendere le politiche pubbliche «più eque ed efficaci».