Anche nella provincia di Bari il Movimento 5 Stelle inizia a organizzarsi in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, sia per quanto riguarda le elezioni amministrative di giugno che per il grande appuntamento di autunno con il rinnovo del consiglio regionale. Assemblea provinciale e incontri tra dirigenti e militanti stanno mettendo a punto l’agenda per i prossimi mesi. «Sono emersi momenti interessanti sui temi di cui il movimento deve farsi carico», dice il coordinatore provinciale Raimondo Innamorato, che aggiunge: «Le nostre riunioni provinciali servono proprio a questo, a consultare la base sulle sfide da abbracciare, anche in termini di strategie».
I temi
Tra le questioni centrali, ovviamente, le tematiche care al mondo pentastellato come le comunità energetiche, l’ambiente e i rifiuti e anche i treni che non arrivano a Triggiano. Per quanto riguarda, invece, le questioni più strettamente politiche, «delle regionali non si è parlato», sottolinea ancora Innamorato. Concetto ribadito da un alto dirigente regionale che puntualizza come «tutti gli scenari sono aperti». Ovvero, la questione centrale e cioè se correre all’interno della coalizione di centrosinistra oppure andare da soli come accaduto nelle ultime due tornate. «Per noi la questione sbarramento non esiste», dicono dai vertici regionali, «l’8% previsto dalla legge elettorale è facilmente superabile, come confermano i sondaggi a livello nazionale. Di conseguenza, se lì siamo stimati all’11-12%, in Puglia questo dato, come dimostrato in tutte le competizioni passate, è sempre stato maggiore».
Le alleanze
Cosa diversa, invece – e qui potrebbe esserci la vera novità – quando nel corso dell’assemblea regionale, ancora da calendarizzare, verrà affrontato il tema delle alleanze. C’è margine per replicare lo schema del 2020, cioè che dopo la corsa solitaria nelle urne si possa aprire la discussione con un eventuale centrosinistra vincente? «Non credo ci sia questa possibilità», dice sempre un ufficiale di peso dei 5 Stelle. «Questa volta ci vuole chiarezza. Se saremo dentro lo decideremo insieme e soprattutto prima delle elezioni. Altrimenti corriamo il rischio di perdere tutti i nostri sostenitori».
Così, nonostante in molti ritengano la presenza del capogruppo al Senato del Pd, Francesco Boccia, alla manifestazione contro il riarmo europeo a Roma di sabato scorso, come un invito anche in Puglia a costruire un’alleanza, secondo i dirigenti pentastellati «è tutto aperto», non si sa se per lucrare consenso tra gli elettori o per alzare i termini della trattativa una volta che venga ufficializzato il candidato presidente. Per ora, quindi, spazio solo alle assemblee provinciali per serrare le fila con gli attivisti sui territori, ritenute vere e proprie antenne per intercettare le questioni che più stanno a cuore alla gente.