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Crac Popolare di Bari, chiesto il proscioglimento per Marco e Gianluca Jacobini

Non luogo a procedere. È la richiesta che gli avvocati di Marco e Gianluca Jacobini, ex presidente del Cda ed ex vice direttore generale della Banca popolare di Bari (ora Banca del Mezzogiorno), hanno chiesto al gup di Bari Giuseppe De Salvatore nei confronti dei loro assistiti, imputati - in udienza preliminare - insieme ad…
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Non luogo a procedere. È la richiesta che gli avvocati di Marco e Gianluca Jacobini, ex presidente del Cda ed ex vice direttore generale della Banca popolare di Bari (ora Banca del Mezzogiorno), hanno chiesto al gup di Bari Giuseppe De Salvatore nei confronti dei loro assistiti, imputati – in udienza preliminare – insieme ad altri sei ex dirigenti dell’istituto per i reati, contestati a vario titolo, di false comunicazioni sociali, aggiotaggio bancario, ostacolo alla vigilanza e, per alcuni, anche di maltrattamenti e lesioni personali nei confronti dell’ex Chief Risk Officer Luca Sabetta.

La tesi degli avvocati dei due Jacobini è che, nell’emettere la misura cautelare con cui i due furono arrestati nel 2020 per altri capi di imputazione (per cui sono sottoposti tuttora a giudizio immediato) il gip avesse già escluso l’esistenza dei gravi indizi per gli altri capi di imputazione che sono ora oggetto di ulteriore richiesta di rinvio a giudizio. E gli accertamenti successivi, per i legali, non avrebbero fatto emergere ulteriori elementi nei loro confronti.

I due imputati sono difesi da Guido Carlo Alleva, Giorgio Perroni, Roberto Eustachio Sisto e Angelo Loizzi.

La richiesta di proscioglimento è stata avanzata anche dagli avvocati di altri due indagati, gli ex dirigenti Elia Circelli e Gregorio Monachino.

Lo scorso 24 gennaio, la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per sette imputati (oltre ai quattro già citati, anche dell’ex ad Giorgio Papa, dell’ex dg Vincenzo De Bustis Figarola e dell’allora dirigente Nicola Loperfido) e il proscioglimento per Roberto Pirola, ex presidente del collegio sindacale. L’udienza è stata rinviata al prossimo 7 marzo.

Nel processo si sono costituite centinaia di parti civili, soprattutto ex risparmiatori e azionisti dell’istituto. Ma tra queste ci sono la stessa Banca del Mezzogiorno (riconosciuta anche come responsabile civile), Bankitalia, Consob, Codacons e Comune di Bari.

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