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Politecnico di Bari, i candidati rettore Carbone e Fratino si presentano: «Al centro le persone»

I due candidati rettore del Politecnico di Bari, Giuseppe Carbone e Umberto Fratino, si sono presentati stamattina nel corso di un incontro organizzato dal sindacato Snals Puglia.

I due si “sfideranno” nelle elezioni che cominceranno, con la prima tornata, il 5 giugno prossimo.

Giuseppe Carbone, 53enne professore ordinario di Meccanica applicata alle macchine, e Umberto Fratino, 60enne ordinario di Costruzioni idrauliche, costruzioni Marittime e idrologia, si sono raccontati anche al personale tecnico, amministrativo e bibliotecario del PoliBa.

Carbone ha detto di voler puntare sulla «valorizzazione delle persone», con l’obiettivo di guardare al Politecnico come «comunità di persone in modo da favorire una crescita della sua attrattività e la creazione di un ambiente proficuo e sereno». Per Carbone tema centrale è «l’aspetto etico» perché «dobbiamo sempre avere comportamenti trasparenti».

Quanto a Fratino, l’ex presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Bari usa la parola «coraggio», necessaria secondo lui per «identificare il domani». Il Politecnico, ha aggiunto, «ha grandissime capacità, è eccellente e in grande crescita». Adesso, ha concluso, «abbiamo bisogno di traguardare il domani senza guardare solo a ieri come modello di riferimento, perché la società sta cambiando. L’università è un ascensore sociale e così deve rimanere, non è solo un centro di ricerca ma deve impattare nella società».

Carbone: «Undici pro rettori su temi specifici»

Nel programma di Giuseppe Carbone c’è l’idea di realizzare una struttura organizzativa nuova rispetto a quella attuale.

«Sto proponendo una struttura formata da pro rettori e delegati differente rispetto a quella che conosciamo oggi – ha detto -. Guardando ad altre università italiane, come per esempio il Politecnico di Milano, ho identificato 11 temi per i quali sarà creata la figura del pro rettore che coordinerà un gruppo di delegati, composto da un massimo di quattro persone, che si confronterà con un ufficio amministrativo per poter produrre idee e mettere in atto i progetti».

Tra i temi sui quali saranno attivati i pro rettori ci sono «attuazione del piano strategico di ateneo – ha elencato Carbone – didattica, ricerca, internazionalizzazione, terza missione, rapporti con il territorio, diritto allo studio, digitalizzazione e polo universitario di Taranto».

Fratino: «Bisogna creare una governance allargata»

Umberto Fratino, in caso di elezione, intende creare una governance allargata nei primi cento giorni di carica.

Fratino ha spiegato: «La prima cosa che farò è aprire un discorso di governance allargata con una consulta intermedia che aiuti gli organi di governo a interpretare le esigenze degli stakeholder più significativi, che sono i dipartimenti, e i bisogni della comunità. La prima cosa che bisogna fare – ha aggiunto Fratino – è una conferenza di ateneo, perché occorre un piano strategico che vada oltre il piano strategico attualmente in essere che scadrà alla fine del 2026. Occorre arrivare pronti ad affrontare le sfide del futuro».

Fratino ha chiarito che «ereditiamo un’amministrazione che ha svolto il suo ruolo in un momento storico particolare, dopo la pandemia e l’arrivo della grande bolla del Pnrr con tantissime risorse», una bolla che adesso «va gestita negli effetti futuri affinché lasci qualcosa che sia tangibile».

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