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Parto in anonimato, Asl e Comune di Bari avviano la campagna informativa: «Tutela e protegge le donne»

«Informare le donne sull'esistenza di un percorso di tutela che protegge la salute della donna e quella del bambino, offrendo un'alternativa consapevole alle situazioni di abbandono o rischio, e un accompagnamento basato su competenze sanitarie, psicologiche, legali e sociali». È questo, ha spiegato il direttore generale dell'Asl Bari Luigi Fruscio, l'obiettivo della campagna informativa territoriale…
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«Informare le donne sull’esistenza di un percorso di tutela che protegge la salute della donna e quella del bambino, offrendo un’alternativa consapevole alle situazioni di abbandono o rischio, e un accompagnamento basato su competenze sanitarie, psicologiche, legali e sociali». È questo, ha spiegato il direttore generale dell’Asl Bari Luigi Fruscio, l’obiettivo della campagna informativa territoriale sul parto in anonimato, lanciata in collaborazione con il Comune.

Le norme consentono alle donne di partorire in condizioni di sicurezza clinica e riservatezza qualora non si intenda riconoscere il neonato.

«La maternità non per tutte è una scelta e non per tutte è un dono», ha evidenziato l’assessora al Welfare del Comune di Bari, Elisabetta Vaccarella, sottolineando che «esiste sofferenza, esistono traumi, esistono solitudini, esistono condizioni estreme. Riconoscerle – ha spiegato – significa guardare la realtà con maturità, umanità e responsabilità istituzionale e prenderci davvero cura dei più deboli».

La campagna informativa è stata presentata nel corso della giornata di formazione “Partorire in anonimato: una scelta possibile” e, contestualmente è partita la distribuzione dei materiali – comprensivi di riferimenti ai servizi e contatti dedicati – che ha coinvolto tutti i punti nascita dell’Asl, i servizi di Pianificazione familiare, i Consultori, gli studi dei medici e i Centri servizi per le famiglie del Comune di Bari.

Nel corso dell’incontro che si è svolto nell’ospedale San Paolo, sono intervenuti, tra gli altri, la direttrice sanitaria dell’Asl Bari Rosella Squicciarini, il direttore medico del presidio Alessandro Guaccero, il Garante dei minori della Regione Puglia Ludovico Abbaticchio e la presidente del Tribunale per i Minorenni di Bari Valeria Montaruli.

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