«Paghe più elevate per quanti si spostano: così si risolve la crisi dei pronto soccorso»

Turni aggiuntivi, in ospedali diversi da quelli in cui lavora, ma con paghe più dignitose e più elevate. È questa la proposta dell’Universo Sanità Sindacato medici Ospedalieri (Ussmo) che punta a risolvere in questo modo le criticità dei punti di primo soccorso delle strutture in tutta la regione.
Un’emergenza che è esplosa proprio nei primi giorni dell’anno, quando, soprattutto nella città di Bari, si sono registrate situazioni al limite del collasso nelle strutture ospedaliere. Sovraffollamento, attese infinite, risse sempre sul punto di scoppiare sono problemi all’ordine del giorno nei pronto soccorso. Il motivo è semplice: manca il personale. «La carenza di camici bianchi, che va dal 30% a un massimo del 60% – ha spiegato il segretario di Ussmo Franco Lavalle – è determinata dalla mancanza di concorsi regionali, da contratti di lavoro molto spesso precari e di breve durata e dalla ripartizione dei fondi secondo l’indice di anzianità». Secondo Lavalle, infatti, distribuire i fondi solo sulla base dell’anzianità della popolazione potrebbe favorire regioni più vecchie, anagraficamente, ma più ricche, continuando a generare quei divari di distribuzione ben noti. «Occorre – prosegue Lavalle – adottare l’indice di deprivazione, assumendo anche la povertà come criterio vincolante per distribuire i fondi».
L’eccessivo carico di lavoro dei medici dei pronto soccorso è una lama a doppio taglio. Per sopperire alle carenze, infatti, succede spesso che nei punti di primo accesso vengano dirottati camici bianchi da altri reparti. In questo modo però, oltre a depotenziare gli ospedali, si carica tutto il peso delle responsabilità sulle spalle di singoli medici provoca disturbi di salute, dall’aumento della pressione fino al burnout e agli infarti. Il tutto, secondo Ussmo, senza che i medici vengano pagati decentemente. «Per questo proponiamo – spiega il sindacato Ussmo in una nota – di offrire a tutti i medici dell’emergenza-urgenza, senza vincoli ostativi da parte delle amministrazioni di appartenenza, la possibilità di effettuare prestazioni aggiuntive, pagate dignitosamente, per coprire i turni nei pronto soccorso di tutta la regione che sono in grave sofferenza». Per il sindacato, in questo modo si porterebbero «medici esperti in emergenza-urgenza a farsi carico delle carenze altrui: è una soluzione di mutuo soccorso tra specialisti del settore che potrebbe essere di grande utilità». L’iniziativa rientra nella serie di proposte «che favoriscono la buona sanità e tutelano i cittadini – concludono da Ussmo – per far sì che i medici lavorino bene con ricadute positive sull’assistenza delle persone».

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