Ordinavano cibo con la app Glovo, poi aggredivano il rider appena arrivato al luogo concordato per la consegna e, dopo averlo picchiato anche con una pietra, lo derubavano dell’incasso. Erano una banda, composta da maggiorenni e da almeno due minorenni, che nel 2019 terrorizzava i giovani che effettuavano consegne per l’azienda spagnola al quartiere San Paolo di Bari. Tanto che per un determinato periodo la Glovo aveva bloccato le consegne in quella zona.
E, mentre per i maggiorenni il processo è già in corso, per i minorenni potrebbe essere disposta la messa alla prova. Le vittime, sanguinanti e terrorizzate, hanno raccontato alla polizia le modalità con cui avveniva l’agguato. Il branco, con base operativa proprio al quartiere San Paolo, ordinava hamburger, patatine e pizza tramite la nota app di consegne. All’arrivo del corriere, lo accerchiavano e lo picchiavano, per poi portargli via i soldi. Almeno due i casi segnalati alle forze dell’ordine: uno a maggio e un altro a luglio 2019.
In entrambi i casi, però, le vittime hanno evidenziato un altro aspetto degno di nota. E cioè il fatto che il denaro rapinato, corrispondente agli incassi che il rider aveva già fatto con le consegne (in un caso 430 in un altro 570), sarebbe stato poi scalato sullo stipendio mensile dei dipendenti. La questione fu anche approfondita in una serie di inchieste giornalistiche che tuttavia non ebbero alcun esito positivo. I ragazzi, pur rammaricati, avevano accettato la decurtazione per non perdere il posto di lavoro al quale tenevano particolarmente.
