Chiesto il rinvio a giudizio per Angela De Cosmo. Potrebbe ora finire a processo la 36enne che la sera del 1 aprile 2024 era con Raffaele “Lello” Capriati quando l’uomo, 41enne nipote del boss Antonio Capriati di Bari vecchia, fu ucciso a colpi di pistola a Torre a Mare.
A chiedere il processo per De Cosmo, accusata di detenzione e porto illegale d’arma da fuoco con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, è stato il pm Marco D’Agostino. L’udienza preliminare si aprirà il prossimo 17 dicembre, la donna è difesa dall’avvocato Giuseppe Giulitto. Per l’accusa, quando Capriati fu colpito e ferito a morte, De Cosmo avrebbe nascosto la pistola che quest’ultimo aveva con sé per poi farne perdere le tracce. L’arma non è mai stata trovata.
Arrestata circa un mese dopo l’omicidio del 41enne, fu poi rimessa in libertà dal tribunale del Riesame. La donna, secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile, quel lunedì di Pasquetta era alla guida di una Fiat 500 a bordo della quale, come passeggero, c’era Capriati. I due avevano trascorso la serata insieme nel quartiere Torre a Mare quando, in via Bari, l’auto sarebbe stata avvicinata da una moto con a bordo due persone, una delle quali avrebbe esploso alcuni colpi di pistola che uccisero Capriati.
De Cosmo, aiutata da due ragazze che stavano aspettando l’autobus, chiamò subito il 118. Per gli inquirenti, la pistola che Capriati aveva addosso cadde quando il suo corpo fu spostato sulla barella: De Cosmo, a quel punto, l’avrebbe presa e nascosta.